L’approdo a Roma del G20 fa chiudere tutte le scuole dalle ore 16 di venerdì 29 ottobre alle ore 24 di domenica 31: a deciderlo, per garantire il regolare svolgimento del summit dei capi di Stato e di Governo presso La Nuvola di Fuksas all’Eur (considerato zona “rossa”) senza movimenti di giovani ed in generale di persone, è stato il prefetto di Roma Matteo Piantedosi attraverso una specifica ordinanza.
Il prefetto capitolino ha disposta la chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado di Roma per lo svolgimento delle attività didattiche e di ogni altra attività: dal pomeriggio di venerdì prossimo, non si potranno svolgere i corsi serali che, secondo quanto emersi da una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a cui ha partecipato anche l’Ufficio scolastico regionale, interessano circa 5mila studenti su tutta Roma. Mentre per la giornata di sabato sono interessati dalla didattica circa 30mila studenti.
Inoltre, hanno fatto osservare dal Comitato e dall’Usr, lo stop alle attività didattiche permetterà di evitare che raggiungano gli istituti anche i docenti e il personale scolastico. Oltre che quella parte non indifferente di genitori che, soprattutto il sabato mattina, solitamente accompagna i figli a scuola.
L’evento che limiterà molte attività della capitale, tra cui quelle formative, è il G20: si terrà per la prima volta in Italia e sarà presieduto dal nostro premier Mario Draghi.
Nella zona dell’Eur, si incontreranno quindi i Capi di Stato dei più importanti Paesi del mondo.
Saranno tre-quattro i temi principali che si affronteranno: la pandemia da Covid-19, con le vaccinazioni che non decollano, ma anche la ripresa globale post-pandemia; poi la crisi climatica, legata al surriscaldamento e all’inquinamento; il nodo dell’Afghanistan. Si parlerà anche di energia, diritti, commercio globale, lotta alla povertà.
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