La Tecnica della Scuola è stata presente, oggi 22 giugno, nell’importante appuntamento che ha messo insieme i ministri dell’Istruzione dei più grandi Paesi del mondo. Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi al termine della sessione di lavoro del G20 si è confrontato anche con il nostro direttore Alessandro Giuliani.
La domanda del nostro direttore sulla dispersione scolastica nel Sud Italia e sui Neet, ovvero i giovani che sono fuori dal mondo del lavoro e hanno pure smesso di ricercare un’occupazione, segno di grande sfiducia. Chiede inoltre il nostro direttore: “Nella secondaria superiore, in particolare, una dispersione scolastica estremamente elevata. Come si può rispondere a Catania per dare un segnale di controtendenza?”
Il Ministro: “Si risponde con la formazione professionale, dando dignità e forza ai percorsi di formazione professionale che permettono a tutti i i ragazzi di avere un loro percorso. Purtroppo in certe parti del Paese la formazione professionale è particolarmente critica. Dovremmo proporre non solo un corso di 5 anni, ma un corso di 3 anni che porti a un titolo che dica che su quella attività il ragazzo ha fatto un percorso. In altre aree del Paese abbiamo avuto risultati positivi. Ma dobbiamo prendere in grande considerazione questo indice della dispersione scolastica. Sono convinto per esperienza personale che lì dobbiamo lavorare. Siamo in un Paese convinto che esista una sola vera scuola e tutte le altre siano scuole di serie B. Invece dobbiamo riattivare la considerazione degli altri istituti professionali, tale che questi istituti ci permettano di fare impresa. Altrimenti finiamo in un circolo vizioso. Siamo tutti convinti, in ogni Paese che si debba lavorare su una tipologia di scuola che parta dal territorio e venga poi strutturata in un contesto nazionale”.