In attesa di capire quali rivolti riserverà il Parlamento per la nuova tornata di Pas, ovvero i percorsi di abilitazione speciali, arriva una sentenza di merito dal Tribunale di Cassino molto interessante sul tema dell’inserimento abilitati Pas nelle graduatorie ad esaurimento (GaE).
Infatti, il Tribunale del Lavoro di Cassino ha pronunciato sentenza di merito ed ha accolto il ricorso per ciò che concerne l’inserimento degli abilitati PAS nelle Graduatorie ad Esaurimento.
Come si legge sul testo della sentenza, il Tribunale “dichiara il diritto del ricorrente di essere inserito nelle GAE”. Secondo il Giudice, quindi, i docenti abilitati PAS o TFA devono essere inseriti nelle GAE della provincia desiderata.
La sentenza del Tribunale del Lavoro di Cassino si aggiunge ad altre pronunce sul tema, ricorda lo studio legale Solidoro che ha seguito la vicenda, e crea un altro importante precedente. Tale risultato potrà, perciò, essere fatto valere come precedente in altri ricorsi per chiedere la parità di trattamento e l’uniformità degli orientamenti giurisprudenziali, nel rispetto del principio di uguaglianza, ai sensi dell’art. 3 della Costituzione, ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato.
Sempre sul tema Pas nelle graduatorie ad esaurimento, vale la pena ricordare il verdetto del Consiglio di Stato nel 2015, che inserì con riserva ben 73 docenti abilitati a seguito di percorsi formativi PAS o TFA nelle graduatorie ad esaurimento delle rispettive classi di concorso.
Sempre sullo stesso tema, abbiamo anche riportato che il Miur non ha proposto appello e le sentenze del Giudice del Lavoro sono diventano effettive, ovvero vengono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento precari abilitati all’estero, ITP, TFA e PAS.
Tali sentenze passate in giudicato potrebbero anche essere sfruttate da tutte le categorie in questione, a prescindere dal ricorso, ovvero potrebbe essere chiesto al MIUR che questi
provvedimenti definitivi e favorevoli, per evitare disparità di trattamento, valgano anche per i docenti che versano nella stessa situazione ed inoltre, presentino il medesimo titolo professionale dei ricorrenti con sentenza favorevole e definitiva.
Si tratta certamente di una ipotesi, ma fare leva su queste sentenze per chiedere l’inserimento in GaE non è certamente utopistico come pensiero.
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