I docenti precari delle province del Centro-Nord non ci stanno: l’esodo di quest’anno dei colleghi dalle GaE delle province del Sud li ha danneggiati. Migliaia di loro si sono ritrovati dalle prime posizioni nelle retrovie, in certi casi addirittura in fondo alle graduatorie aggiornate.
L’11 agosto un raggruppamento ha incontrato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine del Caffè della Versiliana: i prof hanno espresso la loro contrarietà per una situazione che gli ha fatto sfumare l’immissione in ruolo ed in certi casi anche la possibilità di sottoscrivere supplenze annuali. Giannini avrebbe detto loro di conoscere la nostra situazione ma che al Miur le regole sono queste. E poco si può fare.
Loro hanno ribattuto che sulle GaE servono regole “certe”. E lo hanno ribadito il giorno dopo, su Facebook, attraverso il gruppo “Ora Basta!!!”.
“La nostra rimane quindi una guerra tra poveri, che si deve combattere in Procura”, ha spiegato all’agenzia Ansa l’amministratrice del gruppo, Rosaria Miranda. Al momento “Ora Basta!!!” conta circa “1.600 docenti, ma il numero aumenta di ora in ora”.
Tra di loro ci sono soprattutto i precari storici, iscritti da anni nelle cosiddette Gae, e che, a causa dell'”esodo di massa” dalle graduatorie delle province del sud verso quelle del nord, quest’anno rischiano di non essere immessi in ruolo. “La nostra non è una guerra tra nord e sud – aggiunge Miranda – non abbiamo niente contro i colleghi che si sono trasferiti nelle graduatorie del nord, perchè anche loro sono penalizzati. Ma il Governo non può giocare sulla pelle dei precari, abbiamo bisogno di garanzie”.
Sulla questione GaE, il ministro Giannini non ha voluto replicare. Ma ha assicurato, tramite Twitter che “a settembre arriva progetto solido per la scuola #versiliana2014: attraverso il social network ha aggiunto: “a settembre si comincerà a parlare di #scuola in modo diverso. Questa è la #voltabuona. #versiliana2014”. L’impressione è che vi sino novità in arrivo anche per le supplenze: quelle ‘brevi’, di pochi giorni, potrebbero essere assegnati al personale di ruolo: in particolare ai soprannumerari senza collocazione, nemmeno provvisoria.
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