Categorie: Estero

GaE, non solo la Lega contro il via libera a 23mila nuovi precari

Sta prendendo corpo l’ipotesi paventata dal senatore leghista Mario Pittoni di revocare l’emendamento al “decreto Milleproroghe”, approvato nei giorni scorsi alla Camera, per aprire le porte delle graduatorie ad esaurimento ai circa 23mila precari che pur essendosi abilitati nell’ultimo triennio erano stati sinora lasciati fuori dopo la loro trasformazione in liste ad “esaurimento”. Il documento approvato all’unanimità dai senatori della Commissione Istruzione di Palazzo Madama, che pone l’attenzione sulla necessità di attuare “una pronta riforma del reclutamento”, è indicativo di quanto sia in salita il percorso che aspetta l’emendamento nei prossimi giorni.
Sinora delle manovre e delle alleanze che si stanno realizzando al Senato non trapela molto. Di sicuro, però, si sa che tra i contrari all’emendamento non vi sarebbero solo esponenti della Lega, ma anche dei altri schieramenti. Ad iniziare dal Pdl, per il quale è indicativa la presa di posizione, fortermente critica, del Capogruppo al Senato, il senatore Franco Asciutti (il quale ha tenuto a precisare come “in altri campi come quello medico, l’abilitazione non dà diritto all’ingresso in graduatoria”). 
Forti perplessità al via libera all’ingrossamento delle graduatorie provinciali, dove oggi sono collocati circa 210mila docenti abilitati, sarebbero emerse anche in alcuni parlamentari del Partito Democratico.
Lo stesso schieramento che però, a sentire Giovanni Bachelet, presidente forum Istruzione del Pd, e Francesca Puglisi, responsabile scuola del Partito democratico, sembrerebbe più che compatto: “apprendiamo con viva sorpresa – si legge in un comunicato congiunto dei due – la voce secondo cui il governo sarebbe in procinto di rimangiarsi, al Senato, il provvedimento che rende giustizia ad alcune classi di abilitati, escluse dalle graduatorie per effetto di precedenti incongruenze legislative e governative“. Incongruenze di cui però lo stesso Pd si è reso artefice: la trasformazione delle graduatorie da “permanenti” ad “esaurimento” è infatti stata progettata e attuata durante l’ultimo Governo Prodi, con Giuseppe Fioroni a capo del ministero dell’Istruzione, targato proprio Partito Democratico. Ed oggi lo stesso partito del centro-sinistra, con l’on. Antonino Russo primo firmatario del conteso emendamento, chiede di attuare una deroga a quella norma.
Ci auguriamo – aggiungono Bachelet e Puglisi, riferendosi sempre alla formazione del raggruppamento di senatori contrari – che questa voce sia priva di fondamento. Su questo provvedimento, proposto dal Pd, il ministro ha impegnato il governo con il proprio parere favorevole, e la Camera dei deputati ha da poco deliberato in senso favorevole con una amplissima maggioranza“.
I tempi per sapere come si dipanerà il gioco delle alleanze non si prospettano lunghi: entro qualche giorno dovremmo già conoscere il destino dei 23mila precari contesi.
Alessandro Giuliani

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