Lo slittamento dei termini, secondo quanto riportano i sindacati, ma non ancora confermato dalla pubblicazione della nota Miur, sarebbe solo procedurale, perché resterebbe confermata la data inizialmente prevista del 10 maggio come termine da considerare per la valutabilità dei titoli. Decisione questa alquanto “anomala” e che prevedibilmente potrebbe aprire la strada a situazioni di contenzioso.
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