Precari

GaE, sarà l’ultimo 8 marzo da precari?

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Coordinamento Nazionale Docenti GaE, che in occasione dell’8 marzo lancia un appello alla politica affinché, dopo 20 anni di precariato, questa possa essere l’ultima festa della donna prima dell’assunzione.

Il Coordinamento Nazionale Docenti Gae in rappresentanza dei docenti precari storici delle Dae di tutta Italia oggi, 8 marzo, chiede e pretende giustizia e coerenza. Chiede che le mille parole di questi giorni si dimostrino nei fatti.

L’assunzione immediata in provincia dei docenti residuali delle Gae comune e sostegno e’ un diritto acquisito e primo impegno / dovere del nuovo Governo. E’ un impegno a cui nessuno cui sta a cuore la dignità del popolo italiano, può sottrarsi.
Migliaia di insegnanti storici delle Gae hanno differito il ruolo non aderendo al piano straordinario della legge 107/15 perché mogli, madri e figlie che non potevano lasciare le proprie famiglie, figli, genitori anziani, affetti ed alunni a cui hanno con dedizione ed amore dedicato ogni singolo giorno del proprio sofferto precariato.

Sono tantissime le docenti donne con più di 45 anni, con oltre venti anni di precariato, molte con esigenze familiari tali da non aver permesso loro di aderire volontariamente ad un piano NAZIONALE VOLONTARIO.

Ad un tratto le condizioni sono cambiate. Chi aderendo al piano nazionale doveva partire, non è più partito occupando posti che altrimenti avrebbero occupato docenti delle Gae, ora disoccupati, mentre al nord centinaia di cattedre destinate ai neoassunti sono rimaste scoperte. Centinaia di alunni hanno dovuto pagare lo scotto di tale cambio di rotta. Centinaia di famiglie con figli speciali hanno pagato le spese di congedi, malattie ed assegnazioni provvisorie usate quale strumento per ovviare alle partenze accettate VOLONTARIAMENTE Le donne docenti di tutta Italia hanno fatto una scelta sofferta sapendo di dover posticipare il ruolo di pochi anni (3).

Invece ora rischiano di non avere più il ruolo loro diritto acquisito. Lo Stato ha l’obbligo morale e giuridico di adempiere a tale dovere nei tempi previsti ed ormai alla scadenza.

Il Coordinamento Nazionale Docenti Gae è nato per dare voce e supporto ai migliaia di docenti storici moltissime delle quali DONNE CHE HANNO FATTO UNA SCELTA NON PER CORAGGIO MA PER GUARDARE CON PIU SERENITÀ, NEGLI OCCHI, I PROPRI FIGLI ED ALUNNI (garantendo loro continuità).

Ci si auspica che tale sacrificio ed esempio di coerenza e dignità non sia vano e non si ritorca contro chi ha anteposto al proprio tornaconto personale la famiglia e gli alunni. Coordinamento Nazionale Docenti Gae.

 

Redazione

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