North Tonawanda, una cittadina nel nord dello Stato di New York è stata approvata una legge secondo la quale se uno studente si macchia di un atto di bullismo per almeno due volte nell’arco di 90 giorni, la responsabilità ricadrà sui genitori che saranno condannati a due settimane di prigione e al pagamento di una multa di 250 dollari.
La legge, riporta Il Messaggero, è stata fortemente voluta da un gruppo di genitori guidati dalla signora Victoria Crago il cui figlio era stato aggredito da un altro ragazzino.
“Approvata all’unanimità dal consiglio comunale, la legge stabilisce che saranno papà e mamma a doversi assicurare che i figli al di sotto dei 16 anni obbediscano alle direttive comunali. E le direttive sono nette: divieto totale di compiere atti di bullismo, e divieto di star fuori non accompagnati oltre le 23 nei giorni di scuola e oltre le 24 nel week end. Se un ragazzino violerà queste regole per almeno due volte nell’arco di tre mesi, saranno i genitori a essere puniti”.
Gli esperti di legge non sono sicuri che la decisione di North Tonawanga sia costituzionale.
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