Il professore e scrittore Enrico Galiano interviene sulla faccenda della valutazione a scuola. In una dichiarazione all’Internazionale, il docente ha affermato: “La scuola dovrebbe smettere di funzionare come un votificio. Il voto è tranchant ed è difficile da interpretare: un numero non spiega gli errori e non evidenzia i punti di forza. I ragazzi si sentono etichettati e fanno molta fatica a uscire da questa gabbia”.
Anche lo psichiatra Paolo Crepet era stato molto tagliente con le sue dichiarazioni, rivolte però ai genitori. Infatti, in un’intervista a Radio Cusano Campus all’interno del programma “L’Italia s’è Desta” ha affermato: “È necessario considerare una categoria molto vasta, i ragazzi e le ragazze che non hanno voglia di studiare. L’ipotesi che io mi farei da genitore è chiedermi perché mio figlio non studia, prima di decretarne il fallimento psicologico. Io stesso ho ceduto tante volte durante la scuola, ho preso tantissime insufficienze e per fortuna non c’erano gli psicologi. Avevo solo dei genitori che invece che compatirmi mi hanno spronato. Smettiamola di tutelarli nei modi peggiori e di pensare che andare a scuola sia un modo per parcheggiare i figli in un diplomificio”.
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