I 45enni di oggi sono i peggiori genitori della storia? A rispondere all’affermazione di qualche giorno fa, dello psichiatra Paolo Crepet, durante il programma ‘A casa di Maria Latella’ su Rai 3, è il docente e scrittore Enrico Galiano su Instagram:
“Secondo il Pew research center, i genitori di oggi trascorrono in media sette ore e mezza con i figli mentre negli anni ’60 ne trascorrevano solo due e mezza”.
“Poi, uno studio dell’istituto europeo per l’uguaglianza di genere dimostra che l’equilibrio fra i ruoli in famiglia adesso è molto più equo che in passato, insomma i papà sono molto più attivi in casa e fanno le pulizie, la cura dei figli, vanno perfino a colloquio dai genitori”.
“Ancora, secondo un’indagine condotta dall’American Psycological Association, 3/4 dei genitori oggi incoraggia i figli a sfidare i ruoli di genere tradizionali quindi insegnando loro l’importanza dell’uguaglianza, del rispetto reciproco, delle differenze“.
“Parliamo di disturbi dell’apprendimento. In passato non se ne sapeva quasi niente, quando un bambino faceva fatica a leggere, andava male a scuola, si diceva semplicemente che era un asino condizionandolo a volte per tutta la vita, mentre un rapporto di Child mind institute rivela che oggi il 60% dei genitori sa benissimo cosa sono i disturbi dell’apprendimento, la dislessia, l’ADHD e negli anni 80 era meno del 20%”.
“Ma adesso parliamo di temi che dovrebbero essere cari a ogni psichiatra. Nel 2021 circa il 23% degli adolescenti negli Stati Uniti ha ricevuto assistenza per la sua salute mentale, negli anni ’90 era meno del 10% perché l’atteggiamento di fronte fenomeni quali la depressione, gli stati d’ansia, venivano quasi sempre banalizzati o minimizzati e infine sempre secondo il Pew research center oggi i genitori incoraggiano molto di più i figli a seguire le proprie inclinazioni piuttosto che seguire i percorsi tradizionali o già definiti. In passato invece qual era il focus, l’obiettivo? La stabilità economica, ma soprattutto la conformità sociale che erano quindi privilegiate rispetto all’espressione individuale”.
“Per cui che conclusione traiamo noi da tutti questi numeri? – conclude Galiano – sì, i genitori 45enni non sono perfetti, anzi. Spesso siamo troppo presenti, troppo protettivi, troppo apprensivi, ma i numeri parlano chiaro, ma i genitori di oggi sono migliori rispetto a quelli del passato”.
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