”Alla fine dei conti ci sono 150 milioni subito, poi 300 tramite l’Inail e, infine, 800 milioni contenuti nel decreto scuola con la possibilità, per le Regioni, di accendere mutui a carico dello Stato al di fuori del patto di stabilità. Siamo oltre il miliardo. Direi che è un passo avanti per l’edilizia scolastica”. Così Gianluca Galletti, sottosegretario all’Istruzione, in una intervista a QN commenta gli interventi per rimettere in sesto gli istituti italiani.
Il ministro ha firmato il decreto che assegna alle Regioni i primi 150 milioni previsti dal decreto del Fare. Riguarderanno interventi urgenti per la messa in sicurezza delle scuole e la loro riqualificazione, soprattutto per gli istituti dove è presente l’amianto. I 150 milioni ”sono spendibili nel tempo più breve possibile: le Regioni hanno già presentato al Miur una graduatoria di interventi immediatamente cantierabili. Le Regioni, a loro volta, avevano raccolto le segnalazioni dei Comuni. Entro febbraio prossimo dovranno essere chiuse le gare di appalto. Inoltre, ai sindaci vengono affidati poteri straordinari equiparabili a quelli previsti per le calamità naturali”. Per quanto riguarda le priorità d’ intervento, ”La decisione spetta alle Regioni. A loro sono assegnati i fondi in base al numero delle scuole presenti sul territorio e al loro stato di vetustà. Le Regioni decidono quindi la divisione tra i Comuni, e le priorità”. Quindi’ un po’ di numero. ”Alle Regioni sono arrivate, dagli enti locali, 3.302 richieste dì intervento di cui 2.515 ammissibili al finanziamento – spiega Galletti – I 150 milioni permettono di avviare 692 interventi, ossia il 27,5% del totale di quelli ammissibili. Tra questi, 202 per l’amianto. Poi arriveranno, nel 2014-2016, altri 300 milioni destinati, tramite l’Inail, sempre all’edilizia scolastica”.
Il ministro ha firmato il decreto che assegna alle Regioni i primi 150 milioni previsti dal decreto del Fare. Riguarderanno interventi urgenti per la messa in sicurezza delle scuole e la loro riqualificazione, soprattutto per gli istituti dove è presente l’amianto. I 150 milioni ”sono spendibili nel tempo più breve possibile: le Regioni hanno già presentato al Miur una graduatoria di interventi immediatamente cantierabili. Le Regioni, a loro volta, avevano raccolto le segnalazioni dei Comuni. Entro febbraio prossimo dovranno essere chiuse le gare di appalto. Inoltre, ai sindaci vengono affidati poteri straordinari equiparabili a quelli previsti per le calamità naturali”. Per quanto riguarda le priorità d’ intervento, ”La decisione spetta alle Regioni. A loro sono assegnati i fondi in base al numero delle scuole presenti sul territorio e al loro stato di vetustà. Le Regioni decidono quindi la divisione tra i Comuni, e le priorità”. Quindi’ un po’ di numero. ”Alle Regioni sono arrivate, dagli enti locali, 3.302 richieste dì intervento di cui 2.515 ammissibili al finanziamento – spiega Galletti – I 150 milioni permettono di avviare 692 interventi, ossia il 27,5% del totale di quelli ammissibili. Tra questi, 202 per l’amianto. Poi arriveranno, nel 2014-2016, altri 300 milioni destinati, tramite l’Inail, sempre all’edilizia scolastica”.