Lunedì 8 giugno si terrà lo sciopero scuola voluto dai sindacati confederali. Una protesta che si inserisce in un momento storico particolare con i sindacati in aperto contrasto con l’attuale ministra, Lucia Azzolina.
Sul Corriere della Sera di oggi, venerdì 5 giugno, si legge un lungo editoriale, a cura di Ernesto Galli della Loggia, sul ruolo dei sindacati nel mondo della scuola. Secondo lo storico l’Italia “è uno dei pochi Paesi in cui non esiste un’associazione vasta e influente, professionalmente competente e capace di muoversi nel dibattito pubblico come esiste in Francia, Germania o Inghilterra”.
In Italia, al posto dell’associazione dei docenti, c’è il “sindacato scuola”, un’ammucchiata composta dall’eterogeneo mondo della scuola: dai docenti di ruolo fino al personale Ata
Per Galli della Loggia i sindacati, invece, di chiedere concorsi veri, cioè seri con scritti e orali a scadenza fissa e aperti per tutti, chiedono solo e sempre l’ope legis: “Il sindacato tiene prigionieri nella gabbia del suo discorso senza verità e senza vita, fatto solo di vuotaggini pappagallesche, da anni sempre le stesse, sulla democrazia, sull’autonomia, sull’inclusività e così via salmodiando da un’ope legis all’altra”.