Sembra ormai accertato che siano troppi i contagi nelle scuole e che in pochi giorni nella fascia d’età 0-9 anni l’incidenza in Italia sarebbe passata da 275 a 317 casi per 100mila. Questo scenario sarebbe poi aggravato dalla variante Omicron intorno alla quale ancora non si hanno dati precisi.
Sembra inoltre che, mancando pochi giorni a Natale, molte famiglie non stiano più mandando i figli a scuola per non avere sorprese dell’ultimo minuto, che possono rovinare le festività.
E infatti per i bambini che non possono essere vaccinati, quelli sotto i 5 anni, il prof Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato che avrebbero “un maggior rischio di diffondere l’infezione ma il fatto che in questo periodo non vadano a scuola è già un elemento favorevole. Considererei la possibilità, se le cose vanno veramente male con la variante Omicron, di prolungare le vacanze natalizie per i piccoli non vaccinati. Non voglio tirarmi addosso un’iradiddio di critiche però, francamente, ci sarà da pensare eventualmente a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo. Non sto sollecitando un ritorno alla dad, ma suggerendo di pensare ad un possibile, maggiore iato, soprattutto per tutte le quelle fasce non vaccinate e non vaccinabili”.
Per quanto invece riguarda la popolazione in età scolare, l’Istituto Superiore di Sanità spiega che l’incidenza si mantiene elevata, specialmente nella fascia di età 6-11, dove si osserva all’incirca il 50% dei casi diagnosticati nella popolazione 0-19. Sarebbe dunque la fascia d’età dove al momento la circolazione del virus è più elevata.