“Esiste un luogo di lavoro in cui è ancora esercitata la pratica intollerabile della discriminazione di genere: sono i convitti e i semiconvitti. E’ lo stesso Ministero dell’Istruzione ad affermare che in quei luoghi, relativamente alla tutela dei diritti dei minori e per l’assegnazione del personale educativo maschile e femminile, bisogna tenere conto del sesso degli iscritti del convitto, come da comunicazione dei dirigenti scolastici”.
Lo afferma il cittadino deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo, commentando la risposta del Miur all’interrogazione presentata in commissione Cultura, Scienza e Istruzione sulla “palese violazione della Costituzione e della legge nella composizione dell’organico del personale educativo nelle attività convittuali e semiconvittuali delle scuole”.
Gallo si chiede “come sia possibile pensare e avvalorare il principio secondo cui il sesso può prevalere sul merito nella scelta del personale educativo”.
Nella sua risposta all’interrogazione il Miur si è dichiarato “disponibile a valutare ogni proposta proveniente dal Parlamento”, ma per Gallo l’intervento su questo tema potrebbe essere tanto semplice quanto immediato: “basterebbe – conclude – la volontà di intervenire e far prevalere il merito sul sesso, assegnando il personale educativo in funzione della posizione in graduatoria”.