Come già annunciato la settimana scorsa da Luigi Gallo, cittadino portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera, “non c’è alcuna volontà politica di procedere all’internalizzazione del servizio di pulizia delle scuole e dei loro lavoratori. Il Governo ha intenzione di risolvere il problema con nuovi appalti, con nuove mansioni per i lavoratori. Ma così le scuole resteranno sporche a meno che i lavoratori contravvenendo ai loro nuovi contratti invece di fare i manutentori faranno la pulizia fuori ad ogni legalità.”
Il decreto è stato varato con 450 milioni. Il ministro del Lavoro Poletti (ex presidente di LegaCoop) di comune accordo con il ministro dell’Istruzione Giannini hanno siglato un accordo con i sindacati confederali secondo cui “il Governo, non potendo aumentare le risorse sugli appalti di pulizia a causa di possibili sanzioni europee, farà partire altri appalti CONSIP nelle scuole sotto la voce manutenzione ordinaria e “decoro” riallocando il personale in esubero”.
Secondo Gallo in questo modo l’efficacia della pulizia e del servizio manutenzione è a rischio. “Avremo persone che non hanno mai svolto queste mansioni che dopo poche settimane di corso si troveranno a dover intervenire su impianti elettrici, su tubature e opere murarie scolastiche. Se questo è il piano di Renzi per la messa in sicurezza delle nostre scuole incomincio ad aver ancor più paura per gli studenti che frequentano le scuole”.
Ma al ministero non sono preoccupati dei conflitti di interesse del Ministro Poletti con le cooperative, non sono preoccupati della precarietà e dei diritti dei lavoratori, dell’efficacia del lavoro. “Questa misura serve solo per garantire un reddito al personale in esubero delle ditte di pulizia”.
La soluzione da seguire, secondo il MoVimento 5 Stelle, è l’ottenimento del reddito di cittadinanza e non degli Appalti Mascherati con Lavoro Mascherato e sperpero di denaro pubblico.
Il personale che da 20 o da 10 anni lavora per le ditte esterne ma di fatto con le stesse mansioni a fianco dei collaboratori scolastici in relazione con studenti e genitori senza che nessuno sappia che loro sono figli di un Dio minore, va inserito nelle graduatorie ATA e gli va riconosciuto il loro servizio di tutti questi anni, anche se fosse con punteggio dimezzato prevedendo un piano triennale di 12000 assunzioni. I lavoratori non assunti a tempo indeterminato potrebbero comunque scegliere tra supplenze a scuola e contratti con le ditte esterne valutando la strada migliore.
Conclude Gallo: “Noi non ci arrendiamo e presenteremo un emendamento al decreto enti locali per trasformare la proroga in stabilizzazione del personale”.
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