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Game-based learning: una didattica in forte espansione

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April 14, 2025

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Negli ultimi anni l’insegnamento si è evoluto e, con l’avvento delle nuove tecnologie, sono emerse nuove metodologie didattiche.

Una delle metodologie che sembra particolarmente promettente, anche in considerazione del fatto di mantenere alto il coinvolgimento degli studenti, è il Game Based Learning (GBL), ovvero l’apprendimento tramite il gioco, supportato in questo caso dalla tecnologia e particolarmente adatto alla didattica delle scienze sperimentali e all’approccio IBSE.

Ricordiamo che la metodologia Inquiry Based Science Education (IBSE) o Inquiry Based Learning (IBL) è l’approccio pedagogico promosso dalla Commissione Europea (Rapporto Rocard 2007) basato sull’investigazione, che stimola la formulazione di domande e azioni per risolvere problemi e capire fenomeni. L’utilizzo del game-based learning in classe è in forte crescita: se negli Stati Uniti sono già molti i giochi digitali impiegati a fini didattici, anche le scuole italiane si stanno aprendo a questa innovazione. La possibilità di realizzare esperienze di apprendimento coinvolgenti, attraverso strumenti che gli studenti usano quotidianamente divertendosi, costituisce infatti un grande stimolo per avvicinarsi a questa tecnica.

Il game-based learning è utilizzato con successo per sviluppare competenze come pensiero critico e creativo, pensiero computazionale, problem solving, capacità di collaborazione e può rivelarsi utile anche per insegnare le materie del curricolo scolastico.

Tra le aziende più impegnate in questo settore della Didattica così fortemente in espansione, oltre a giganti industriali come Microsoft ed Apple presenti in molteplici iniziative, possiamo citare: BrainQuake, Filament Games.

Nelle scuole si ha l’esigenza di applicare la metodologia Game-based learning per:

  1. riconfigurare i contenuti disciplinari;
  2. promuovere il pensiero critico e/o strategico;
  3. coinvolgere studenti che non si impegnano in altro modo;

aiutare studenti in difficoltà o supportare studenti talentuosi