Dura nota del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria nei confronti della ditta che gestisce il servizio mensa per i bambini delle scuole elementari di Rende, a una ventina dei quali è stato sospeso l’erogazione dei pasti perché le famiglie risultano debitrici.
“Se, quanto dichiarato dalla segreteria provinciale Flc Cgil di Cosenza risponde alla realtà dei fatti, ci troviamo al cospetto di una lesione fondamentale ai diritti dei minori, che non può avere cittadinanza in un Paese ratificatore della Dichiarazione Universale Onu sui Diritti del Fanciullo”.
”Se poi tra queste famiglie ve ne sono anche a reddito zero, dunque nient’affatto debitorie, perché esenti dall’obbligo di pagare – continua Marziale – allora il tutto assume contorni legali, oltre che sociali, di portata gravissima. Chiederò agli attori implicati nella vicenda, ossia Flc Cgil, amministrazione comunale di Rende e ditta appaltatrice del servizio mensa una relazione dettagliata al fine di vagliare i fatti ed eventualmente adire all’autorità giudiziaria”.
”Negare il pasto ad un bambino indigente – prosegue – offende la dignità di un soggetto di diritto tutelato a livello internazionale da una Dichiarazione che troppi amministratori, pubblici e privati, non conoscono e di conseguenza non rispettano, incorrendo sovente in azioni da stigmatizzare socialmente, ma soprattutto in reati da accertare e perseguire”.
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