il “rischio di perdere una generazione di bambini rifugiati rimasti senza istruzione”, è il monito lanciato dalla fondazione dei Socialisti e Democratici ‘Global Progressive Forum’ che al Parlamento europeo ha presentato una ricerca sull’accesso all’istruzione dei profughi condotta in otto Paesi, tra cui l’Italia.
Gli altri sono Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Olanda, Svezia e Turchia.
Secondo lo studio ‘#Backtoschool’, elaborato dai think-tank ‘Migration Policy Group’ in collaborazione con ‘Sirius’ – network sulle politiche di educazione per i migranti – possono passare fino a cinque anni prima che un bambino siriano possa tornare regolarmente sui banchi di scuola.
“Siamo di fronte ad una lotteria dell’educazione”, ha avvertito Thomas Huddleston, direttore del Migration Policy Group. “La situazione varia molto in Europa, non solo da Paese a Paese, da città a città, ma persino da scuola a scuola”.
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