Categorie: Politica scolastica

“Garantire rapidamente la piena attuazione dei diritti dei precari”

Dopo le tante polemiche e i conflitti, ultimo lo sciopero generale del 14 novembre, che abbiamo sostenuto in questi anni contro le politiche economiche  e sociali dell’Unione Europea, per una volta possiamo dire senza tema di smentite: viva l’Europa, o più precisamente, viva la Corte di giustizia europea che oggi – per bocca del suo presidente sloveno Marko Ilesic – ha deciso, ridicolizzando il nostrano Miur e i governi italici di tutti i colori che hanno consentito la lunghissima illegalità, che i contratti precari per i docenti ed Ata italiani sono illegittimi. Questa storica sentenza impone che i precari della scuola che hanno almeno tre anni (trentasei mesi) di lavoro scolastico debbano essere assunti o risarciti nel caso abbiano smesso di lavorare nella scuola o non siano interessati a rimanerci: e il risarcimento deve riguardare anche gli scatti di anzianità.

La cifra esatta degli interessati/e supera forse la quota di 300 mila, docenti o Ata, comunque almeno il doppio di quelli delle Graduatorie ad esaurimento che dovrebbero essere assunti da settembre 2015 secondo gli impegni del governo, e riguarda sia i precari di seconda fascia sia quelli di terza. Ora, è vero che in alcune precedenti occasioni i governi hanno preferito pagare le multe (e in questo caso anche i risarcimenti) che ottemperare alle decisioni della Corte europea o della Consulta italiana, e che dunque le procedure legali da avviare rapidamente andranno accompagnate anche da una mobilitazione permanente dei precari affinché da settembre 2015 essi/e possano essere tutti/e lavoratori/trici stabili nella scuola. Ma stavolta sarà molto difficile sfuggire ad una pesantissima condanna europea, anche perché la cosa a questo punto coinvolge direttamente pure il restante Pubblico impiego, visto che non si vede come il governo italiano possa evitare che una tale decisione si estenda pure ai precari della PI, i quali, dunque, devono avviare analoghe mobilitazioni e procedure giuridiche. Per i precari, docenti ed Ata, che abbiano i 36 mesi di lavoro e per i precari del PI in situazione analoga, le nostre sedi provinciali sono ovviamente disponibili affinché i tribunali del lavoro, applicando la sentenza europea, diano giustizia definitiva a tutti/e coloro che in questi anni sono stati utilizzati illegalmente, spremuti come limoni, sottopagati e che nella scuola, con il Piano Renzi, si voleva espellere al 50%, mettendo precari contro precari, fasce contro fasce.

Garantiamo rapidamente la piena attuazione dei diritti dei precari docenti ed Ata e estendiamo tale conquista a tutto il Pubblico Impiego.

 

La voce degli altri

Articoli recenti

Docente morto durante una gira scolastica, Valditara: “Il mio profondo cordoglio e la mia commossa vicinanza ai suoi cari”

Purtroppo è di pochi giorni fa la triste notizia della morte di un docente durante…

19/12/2024

Femminicidio Ascoli Piceno, la vittima è un’ex maestra: uccisa dal marito il giorno della recita di Natale scuola dei figli

Oggi, purtroppo, si ha notizia di un ennesimo femminicidio. A morire, uccisa dal proprio marito…

19/12/2024

Concorso docenti PNRR2, le faq del Ministero per la procedura della scuola secondaria

Fino alle ore 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sono aperte le funzioni per presentare…

19/12/2024

Concorso docenti PNRR2, le faq del Ministero per la procedura di infanzia e primaria

Fino alle ore 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sono aperte le funzioni per presentare…

19/12/2024

Aumenti stipendi ministri, la deputata che ha presentato l’emendamento (ora ritirato) è una docente: “Lo rifarei”

In questi giorni si è parlato moltissimo dell'emendamento alla legge di bilancio 2025, ora ritirato,…

19/12/2024

L’Italia ha perso mille scuole in dieci anni: il dossier Uil Scuola

Negli ultimi trent'anni, la scuola italiana ha subito un progressivo processo di riduzione delle autonomie…

19/12/2024