Mentre si discute ancora se sia giusto ed etico obbligare tutta la popolazione a vaccinarsi, secondo il decano dei farmacologi italiani e fondatore dell’Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, il Governo deve affrettarsi a istituire l’obbligo vaccinale. Questa sarebbe la via maestra per battere il Covid: “Il governo, per contenere questo boom di casi, ha tre strade: obbligo vaccinale, lockdown per i no vax, eliminare i tamponi dal Green pass. Ma la prima via è quella maestra, non c’è più tempo da perdere, l’esecutivo deve avere più coraggio”.
In una intervista a QN lo ha dichiarato: “I dati dicono che c’è necessità e siamo in ritardo”.
Secondo il prof Garattini, se l’Italia inserisse l’obbligo vaccinale, molti Paesi europei la seguirebbero: “Siamo in una situazione paradossale in cui i governi stanno fermi in attesa che qualcuno faccia la prima mossa”.
E tutto questo, mentre si fanno continuamente sentire le voci secondo le quali le scuole siano luoghi privilegiati di contagio per l’eccessivo numero di alunni non vaccinati. Sottolinea infatti Garattini che un obbligo dai 18 anni in su non avrebbe senso: “Serve una legge che faccia vaccinare tutti perché man mano che gli adulti si coprono, il virus circola nelle fasce d’età più basse. In più, aumenta il rischio ricovero per i giovani. Comunque, ci sarebbero problemi organizzativi”.
E aggiunge: “Non è accettabile che ancora così tante persone rifiutino l’antidoto incidendo sulla situazione generale. La maggior parte dei pazienti in Terapia intensiva è no vax. Il governo deve avere il coraggio di prendere questa decisione. La vaccinazione e la guarigione rappresentano una sicura protezione, il test assolutamente no. È una fotografia di un determinato momento, che non copre dalla malattia”.
“La variante Omicron è molto più contagiosa. Dai dati sembrerebbe meno aggressiva, però se si diffonde così tanto è lo stesso paralizzante. Quando in troppi si ammalano e devono rimanere a casa, il Paese va in tilt. Per questo il governo deve prendere una decisione in fretta”.
“Ci sono ancora 5-6 milioni di non vaccinati in Italia e bisogna correre con le terze dosi. La popolazione da immunizzare, inoltre, è molto ampia: visto che il 10% di chi è vaccinato ha una risposta immunitaria insufficiente e l’efficacia dell’antidoto è del 90%. Ci saranno intoppi, ma non possiamo più aspettare”.
Insomma, “bisogna vaccinare il mondo o non ne usciamo: arriveranno sempre nuove varianti, finché non ne avremo una insensibile ai vaccini e saranno guai seri. Immunizzare il mondo è una questione politica, è possibile ma costa. Servono almeno 20 miliardi di euro, ha stimato Public Citizen, per fabbricare, fare arrivare e somministrare i vaccini nel mondo. Questo sarà il prossimo tema di discussione: non è beneficenza, ma un atto di sanità pubblica”.
E infine conclude Garattini: quanto alle sanzioni per chi rifiuta di vaccinarsi, “servono multe importanti e divieti per chi non aderisce alla campagna. Al lavoro non si va, al bar nemmeno”.
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