Scrive Gasparri: “Lo scorso 5 marzo il neo presidente del Consiglio Renzi si è recato in visita a Siracusa per adempiere a vari incontri istituzionali. Una della visite alle quali ha preso parte è stata presso l’istituto comprensivo “Raiti” di Siracusa. In occasione del suo arrivo sono stati organizzati, da parte dei docenti tramite gli studenti, dei cori per accoglierlo. Il testo intonato dagli alunni recitava frasi tra le quali “Facciamo un salto, battiam le mani, ti salutiamo tutti insieme Presidente Renzi” e ancora “Muoviamo la testa, facciamo festa, a braccia aperte ti diciamo benvenuto al Raiti”.
Inoltre, al termine del coretto di benvenuto, durante il quale i bambini erano allineati e addestrati, si è proceduti a un’acclamazione a gran voce “Matteo! Matteo! Matteo!”. Questa forma di apologia del presidente del Consiglio rientra nei nuovi indirizzi del ministero? Se così non fosse, è stato valutato quale sarà l’impatto pedagogico sugli studenti? E’ corretto – chiede Gasparri – strumentalizzare i giovani in un momento così drammatico e delicato per il nostro paese? Non è il caso di assumere provvedimenti nei confronti dei dirigenti scolastici competenti?”.
Per la miseria, ci scappa di dire! E complimenti al senatore per tanta solerte sensibilità nei confronti del dirigente siracusano che l’ha fatta grossa, così grossa da meritare provvedimenti nei suoi confronti. E siccome “la strumentalizzazione di bambini” non ci pare essere prevista da nessun codice, gli consigliamo di proporre una legge ad personam, considerato che se ne intende e considerato ancora che non si è mai scandalizzato, anzi ne è stato il paladino, per faccende e fatti, comportamenti e persone di ben più altro rango e consistenza, a per i quali ha perfino riconosciuto parentele magrebine.