Gb, rapporto shock: questa scuola primaria rovina i nostri figli
Infarcire i programmi della primaria con schemi rigidi fatti di materie base e continue verifiche sulla memorizzazione e non sulla comprensione, lasciando ai margini argomenti determinanti come la storia e l’educazione artistica, rischia di compromettere la vita e il futuro lavorativo dei bambini: la denuncia proviene dall’autorevole “Cambridge primary review”, la corposa inchiesta sulla scuola elementare del Regno Unito , di ispirazione indipendente, iniziata nel 2006, che in questi giorni ha espresso i primi verdetti.
Il rapporto sottolinea come l’educazione di base d’Oltre Manica sia ormai intrappolata in “schemi filistei e utilitaristici”: una sonora bocciatura al Governo laburista che proprio sotto la leadership Blair ha presentato come suo fiore all’occhiello le conquiste nel campo dell’istruzione elementare. “La memorizzazione e il ricordo sono oggi valutate più importanti della comprensione e della ricerca, così come la trasmissione di informazione è diventata prioritaria rispetto alla ricerca della conoscenza nella sua accezione più ampia”, ha detto il professor Robin Alexander, responsabile dell’indagine. Secondo Alexander solo il 70 per cento delle lezioni dovrebbe concentrarsi sulle discipline di base (aritmetica, inglese), il restante 30 per cento dovrebbe invece riguardare altre materie, come l’arte e la storia locale. Il messaggio che arriva dagli autori del rapporto è quindi molto chiaro: sottoporre ai nostri figli, sin dalla più tenera età, contenuti e stili cui saranno sottoposti in età adulta, lasciando ai margini materie umanistiche e artistiche, si può rivelare un vero boomerang. Pedagoghi ed esperti di apprendimento, non solo inglesi, sono avvisati.