Trasmettere ai più piccoli i valori del rispetto, dell’inclusione e della solidarietà attraverso la musica: è l’obiettivo del progetto “Soundz for Children” (United musicians for Unicef) lanciato da Unicef e dal suo testimonial Gegé Telesforo.
“Da bambino la musica era una specie di malattia per me, una malattia che mi ha salvato la vita – ha raccontato il cantante e polistrumentista, noto al grande pubblico per le sue esibizioni nelle trasmissioni televisive di Renzo Arbore – Io lo dico spesso, perché vengo da una città molto ‘funky’ e la musica mi ha tenuto in qualche modo lontano da certi ambienti e mi ha regalato una disciplina che poi mi è servita”.
“Oggi quella che un tempo era la mia malattia, ma anche la mia salvezza oggi è la mia terapia, con questa prerogativa ci siamo lanciati in questo progetto – ha proseguito – i bambini rappresentano il nostro futuro, sono il nostro futuro e dobbiamo educarli attraverso la musica a capire i valori e il senso della vita”.
{loadposition deleghe-107}
“Abbiamo sperimentato il progetto in più occasioni negli ultimi 2 anni, abbiamo incontrato una classe della scuola Gandhi di San Basilio, sono cresciuti con la nostra idea di musica, giocando, divertendosi, in quelle ore di grande divertimento hanno dimenticato le loro problematiche e le loro condizioni”, ha ricordato.
“Khalil Gibran racconta agli adulti e ai genitori che i figli devono essere liberi e che noi siamo come l’arco e la freccia, noi siamo l’arco, ma dobbiamo scagliare le nostre frecce il più lontano possibile, non le possiamo tenere con noi, prima di scagliare la freccia bisogna educare i bambini alla vita e vivere in questo mondo oggi”.