Alle accuse dei sindacati nei confronti della ministra Lucia Azzolina rispondono i parlamentari del M5S.
Il capogruppo del M5S alla Camera Gianluca Vacca parla di “accuse prive di fondamento e inutilmente allarmistiche”.
“La scuola italiana – sostiene Vacca – non si è mai fermata e ha mostrato grande capacità di risposta davanti alla condizione di straordinaria emergenza provocata dalla pandemia: l’anno scolastico si è concluso con 500mila studentesse e studenti tornati in tutta sicurezza tra i banchi per gli esami di maturità e tutto il personale è mobilitato per costruire le condizioni di un ritorno alle lezioni in sicurezza a settembre, sulla base di linee guida messe nero su bianco, cosa non avvenuta in altri Paesi”.
La senatrice pentastellata Barbara Floridia aggiunge: “Su un tema delicato come la scuola chiediamo solo una cosa: il sindacato, come chiunque altro, non faccia allarmismo, ma collabori. Dire che non ci sono le condizioni per riaprire non corrisponde al vero, ma ognuno deve fare la propria parte. Il sindacato chiede più risorse? Solo con il decreto rilancio abbiamo stanziato 1,6 miliardi di euro, e la ministra Azzolina sta lavorando per avere ulteriori risorse. Inoltre il Ministero dell’istruzione ha presentato precise Linee guida e sta lavorando attraverso i tavoli regionali, ci sono gli strumenti e le sedi per intervenire”.
Floridia passa anzi al contrattacco e dice: “E’ necessario sottoscrivere un protocollo di sicurezza con i sindacati sulla riapertura settembre: perché ancora nessun cenno sul tavolo per lavorare insieme su questo? Il Ministero è pronto”.
Di avviso del tutto contrario l’opposizione: “Per una volta – dichiara Mariastella Gelmini di Forza Italia – siamo d’accordo con i sindacati della scuola. Allo stato attuale la riapertura di settembre sarà un’odissea. L’inizio del nuovo anno scolastico sarà un caos inimmaginabile a causa del pressapochismo del ministro Azzolina, di linee guida confuse e tardive e per l’incredibile scarico di responsabilità che il Ministero dell’Istruzione ha messo in atto nei confronti di presidi ed enti locali. Per di più, mancano all’appello circa 80mila docenti. Famiglie e ragazzi saranno ancora una volta i più penalizzati”.
Pesante, infine, il giudizio di Carmela Ella Bucalo e Paola Frassinetti di Fratelli d’Italia che dichiarano: “Tra assurdità e vittimismo il ministro Azzolina dimostra ancora una volta incapacità ed inconcludenza amministrativa. Azzolina, dall’alto della sua arroganza, ha sempre rifiutato il confronto, sia in Parlamento che con le parti sociali. Dirigenti, docenti e personale scolastico sono giornalmente umiliati da spropositate dichiarazioni dettate esclusivamente da egocentrismo”.
“Da sottosegretario, così come da ministro – ricordano le due deputate – ha sempre detto di voler eliminare le classi pollaio. Purtroppo nel nuovo anno scolastico sarà sempre la stessa storia: classi con più di 22 alunni. Forse il ministro aspetta di diventare presidente del Consiglio per riuscire a fare qualcosa di utile per la scuola?”