“Da secoli il Presepe non ha mai offeso nessuno. A Celadina la scuola lo vieta e confonde l’integrazione con la fine di ogni identità”, twitta Mariastella Gelmini, nella convinzione che il presepe, facendo parte della più antica tradizione cattolica, non si può non allestire in omaggio alle minoranze religiose.
Di diverso parere Puglisi, per la quale ogni scuola, in piena autonomia e senza diktat “culturali”, può scegliere come celebrare il natale, anche perché Il presepe è comunque un simbolo di fratellanza.
“La polemica sul presepe a scuola torna puntuale ogni anno come i servizi sulla stagione dei saldi e su quanti chili di zampone o cotechino mangeranno a Capodanno gli Italiani. Vorrei informare Salvini che nel nostro ordinamento vige l’autonomia scolastica e non esiste alcuna prescrizione del farlo o non farlo nelle indicazioni nazionali. E’ vietato piuttosto affiggere il simbolo della Lega Nord nelle scuole come fece il Sindaco di Adro”.
“Il presepe comunque – prosegue – è simbolo di fratellanza universale e in una scuola multiculturale sarebbe bello far conoscere le tradizioni religiose di tutta la comunità scolastica”.
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