Politica scolastica

Gelmini: “La scuola al centro del paese, invece sembra sia più importante la ripresa del calcio”

“La scuola è la fucina di futuro della nostra società e mai come in questo momento il livello del dibattito pubblico su queste tematiche è apparso così drammaticamente inadeguato. I nostri giovani hanno perso – causa Covid – metà anno scolastico; molti di loro vivranno come una pura formalità gli esami di fine ciclo; tappe importanti del processo formativo sono venute meno e non torneranno”. Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento pubblicato da “Il Foglio”.

“Una stagione in parte menomata a fronte della quale la mitica società civile – che è composta anche dai genitori – è apparsa indifferente, più attenta alla ripartenza del campionato di calcio che della scuola; la politica dal canto suo ha saputo al massimo dividersi su temi collaterali, impugnando la bandiera della prudenza piuttosto che quella del rientro a scuola ad ogni costo, o litigando sulle poco decorose modalità del concorso per l’eterna infornata dei precari. L’emergenza Coronavirus dunque ha messo a nudo anche la scarsa rilevanza che collettivamente il Paese attribuisce al nostro sistema educativo. E ciò stride con il recupero di immagine e considerazione del tema delle competenze. L’epoca breve del grillismo di lotta, quello per il quale i professori, gli scienziati erano anch’essi parte della ‘casta’, è stata chiusa dall’ultimo battito di ali di un pipistrello della provincia di Wuhan. Non prima però di averci regalato un grillismo di governo che ha quasi sposato il buon vecchio ‘sei politico’ e non ha saputo andare oltre un esame a risposta aperta per una nuova stabilizzazione a scapito del merito”.

“Ancora non ha saputo programmare né un’idonea riapertura a settembre, né una affidabile organizzazione per lo svolgimento degli esami di maturità. Non è un caso dunque se anche nella scelta della data per la celebrazione della prossima tornata elettorale (quella che doveva tenersi in primavera), il governo ha ben volentieri seguito l’indicazione dei tecnici (per l’appunto dei professori) collocando i comizi elettorali nella data più ingombrante possibile per la riapertura dell’anno scolastico. Tutto complotta contro il futuro dei nostri figli”, conclude Mariastella Gelmini.

Andrea Carlino

Articoli recenti

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024

IA e robotica educativa nelle scuole, utile ma serve un approccio interdisciplinare

L’inserimento graduale delle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale all’interno del contesto educativo scolastico sta…

02/11/2024

Interpelli per posti vacanti fino al 30 giugno 2025, in una scuola di Milano cercano docenti di sostegno per 7 posti della scuola primaria

Sono numerosi gli interpelli pubblicati nei vari siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali di tutta…

02/11/2024