“Il governo fa orecchie da mercante ma Forza Italia insiste per la modifica del testo della presunta riforma dell’istruzione che non raggiunge nemmeno il suo ormai conclamato scopo principale: quello di eliminare il precariato nella scuola. Al contrario, rischia di riportare la Scuola nelle nebbie degli anni ’70, con la collegialità a farla da padrone e con il dirigente scolastico ridotto al ruolo di passacarte, sovrastato da un assemblearismo vociante e confuso”. Lo dichiara in una nota Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera.
“Forza Italia ha riproposto pochi, qualificanti emendamenti – aggiunge – per cambiare le parti più sbagliate del ddl. Non accettiamo i giochi di prestigio del premier sul capitolo relativo alle immissioni in ruolo. Di fatto, con il nuovo anno scolastico, non saranno immessi in ruolo i propagandati 100.000 insegnanti. Nella migliore delle ipotesi, ne saranno immessi in ruolo meno della metà ossia solo quelli per la copertura dei posti che si sarebbero comunque liberati per effetto del turn over. Le altre assunzioni sono rinviate al 2016/2017, con l’aggravante della beffa della decorrenza giuridica dal settembre 2015 e della relativa decorrenza economica a data da destinarsi. Inoltre, continuiamo a sostenere che non è possibile formare degli insegnanti qualificati, selezionati attraverso un serio percorso abilitante e poi escluderli dal piano assunzionale. Abbiamo quindi ripresentato l’emendamento che consente l’immediata immissione in ruolo anche degli abilitati attraverso i percorsi TFA e PAS”.
“Mi auguro – conclude Gelmini – che il Governo possa ripensare a una riforma che non solo non restituira’ una scuola migliore ai nostri ragazzi ma che lascera’ a casa molti insegnanti, finora illusi di poter entrare in aula gia’ dal prossimo mese di settembre”