“Credo che la strada delle riforme intrapresa ci avvicini all’Europa, possa rendere la scuola protagonista della crescita del Paese, farla diventare il luogo dove si formano le generazioni e la competitività”
Secondo Gelmini la scelta di bandire un concorso destinato con il tempo a mettere fine alle graduatorie ”di per sè ha un fondamento: meglio selezionare i docenti per concorso che per anzianità o scorrimento delle graduatorie. Però c’è un problema: io avevo posto il concorso a valle del primo ciclo dei Tirocini formativi attivi (Tfa) per consentire ai nuovi abilitati di partecipare. Così, invece, non ce la faranno e anzichè un anno dovranno aspettarne due”.
”Noi avevamo fissato nuove regole per il reclutamento, dando maggiore potere di autonomia alle scuole, all’insegna della continuità didattica e della valorizzazione dei titoli professionali, ossia delle competenze effettivamente acquisite. Comunque il concorso è una scelta giusta, la valutazione sarà stata legata ai tempi di questo governo, immagino che non ci fossero le condizioni per aspettare”.
Infine, Gelmini fa un appello al ministro Profumo: ”Che estenda il sistema di valutazione anche agli insegnanti. Noi avevamo avviato la sperimentazione con successo: si chiamava Valorizza e prevedeva una mensilità in più ai docenti migliori. Non abbiamo avuto il plauso dei sindacati. Occorre riprendere il progetto e pensare anche alla carriera degli insegnanti, che oggi non possono farla se non per scorrimento e anzianità”.
Ma il Pdl sembra non lasciarsi scappare l’occasione per entrare nel merito delle assunzioni e del problema dei precari.
E così Elena Centemero, deputato e responsabile nazionale scuola del Pdl, afferma: ”Fa piacere sapere che il Ministro Profumo riprenda una proposta del Ministro Gelmini che aveva tentato di legare l’assunzione dei docenti ai posti realmente disponibili. La proposta di rinnovare il sistema di reclutamento senza dimenticare chi è nelle graduatorie non può che trovare d’accordo il PDL. Soprattutto se permetterà a tanti giovani di entrare nel mondo della scuola e di rendere il nostro sistema scolastico più europeo”.