Vincitori di questa edizione sono stati Luigi Alfieri di Palermo (primo classificato);
Giuseppe Paperini di Pontedera (Pisa), che si è aggiudicato il secondo posto e Giada Cristalli di Torino cui è andato il terzo premio.
L’iniziativa fa leva sull’ironia e sulla creatività per mettere in risalto uno dei problemi più scottanti che stanno debilitando la scuola italiana: i tagli apportati al personale scolastico e alle scuole.
“Più si taglia e più si raglia” è il sottotitolo del premio che è diventato lo slogan di tanti precari italiani che hanno partecipato al concorso.
I partecipanti sono stati un centinaio e il numero di contributi che hanno inviato i partecipanti è stato di gran lunga superiore rispetto all’anno scorso.
Infatti, i 129 elaborati della prima edizione sono stati ampiamente superati dai 171 di quest’anno.
I partecipanti hanno inviato video, foto, vignette, fumetti, poesie, anagrammi, filastrocche e tanto altro che ha superato, in fantasia, quanto proposto dal bando.
“Abbiamo ricevuto anche tante e-mail da altrettante persone davvero afflitte ed esasperate – ha commentato Guglielmo La Cognata, ideatore del concorso -, ci hanno inviato lettere umanissime traboccanti delle loro vicissitudini lavorative, dei problemi legati alla precarietà dei figli, di cosa vuol dire perdere una borsa di studio. Naturalmente la nostra potenza taumaturgica non è particolarmente sviluppata, e tuttavia abbiamo cercato di dare uno spermatozoo di risposta o di strappare un sorriso. E’ come se avessimo toccato un nervo scoperto”.
I lavori premiati consistono in due vignette e un fumetto.
“Di fronte al più grande licenziamento di massa della storia d’Italia e al progressivo impoverimento dell’offerta formativa – spiegato gli organizzatori del premio -, abbiamo scelto una protesta sul filo dell’ironia e del paradosso, consapevoli di essere persone più da primo banco che da curva sud e del fatto che, da Socrate a Peppino Impastato, lo sberleffo è sempre stato un’arma temutissima, in quanto capace di arrivare a tutti e di mostrare il vero volto della verità”.