“È una manovra insufficiente, che non affronta le questioni vere del Paese: solo qualche contentino per i partiti di maggioranza, nulla su scuola e sanità, norme spot sul fisco e una riforma del reddito di cittadinanza inadeguata. È una manovra che non va nell’interesse del Paese”. Lo ha detto al Tg1 la senatrice Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione, commentando il disegno di legge di bilancio 2023 approvato nella serata del 21 novembre dal Consiglio dei ministri e di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Eppure, a Mariastella Gelmini non dovrebbe dispiacere la decisione del Governo di assegnare circa 70 milioni di euro per le scuole paritarie, un settore che ha sempre difeso come ministra e come politica per oltre vent’anni in seno a Forza Italia.
Come pure non dovrebbe risultare particolarmente dolorosa la sostanziale indifferenza con cui i ministri coordinati dalla premier Giorgia Meloni hanno accolto le richieste del professore Giuseppe Valditara, a capo del dicastero bianco dell’Istruzione, per dare a docenti e personale Ata l’agognato aumento che attendono da quattro anni: nel 2008, infatti, quando era a capo del ministero dell’Istruzione, non sembrò particolarmente addolorata nel tagliare migliaia di sedi scolastiche, oltre 100 mila posti di insegnante e oltre 40 mila Ata, per non parlare del tempo scuole, dei docenti in compresenza e tanto altro.
Da parte della senatrice Gelmini, intanto, poche ore prima delle sue cretiche all’ex legge Finanziaria era partito un elogio alla candidatura di Letizia Moratti alla presidenza della Regione Lombardia: “Siamo partiti con il piede giusto – ha detto l’ex ministra delle Regioni e dell’Istruzione – andando oltre le etichette e le appartenenze e parlando alla Lombardia coinvolgendo l’associazionismo, il Terzo Settore, le donne, l’imprenditorialità, il mondo dell’istruzione, dell’Università e della ricerca. Quello di Moratti è un tentativo che al momento sembra riuscire a convincere i lombardi e a dare alla Regione una guida autorevole, forte, attenta alla crescita di questa regione ma anche alla solidarietà”.
Gelmini ha sottolineato che “il percorso politico e professionale di Letizia Moratti (anche lei ex ministra dell’Istruzione n.d.r.) è un percorso costellato di successi. Penso all’ottenimento insperato di Expo Milano, al ruolo che ha svolto all’interno della pubblica amministrazione ma anche nel privato. Quindi noi pensiamo che quando scende in campo lo fa per vincere“.
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