Si discute ancora di merito, parola chiave del nuovo ministero dell’Istruzione e del Merito capitanato da Giuseppe Valditara, come dimostra la nuova denominazione del dicastero.
Se ne discute tra i vari membri del Governo e dell’opposizione, seguendo l’iter del decreto-legge n. 173 del 2022, il cosiddetto “Dl ministeri”, che interviene in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri, tra cui, appunto, quello dell’istruzione. In fase di conversione del decreto l’opposizione – composta da Pd, M5S e Avs – ha prodotto degli emendamenti identici per cancellare quella parola.
La maggioranza Montecitorio, però, non ha avuto dubbi nel confermarla proprio ieri, 5 dicembre, incassando anche il consenso dei deputati di Italia Viva ed Azione.
A dire la propria sul merito è stata oggi l’ex ministra dell’Istruzione Mariastella Gelmini, ex Forza Italia passata recentemente ad Azione-Italia Viva, di cui è vicesegretaria, come riporta SkyTg24. Quest’ultima si è detta favorevole al cambio di passo voluto da Valditara: “La valorizzazione del merito è la direzione giusta per una scuola sempre più di qualità, che metta al centro la forza del suo capitale umano, premiando talento e impegno”, ha detto.
“Bene la nuova denominazione per il ministero dell’Istruzione e del Merito, ma bisogna fare un ulteriore passo avanti: ora la vera sfida è attuarlo e noi attendiamo il governo alla prova dei fatti”, ha concluso Gelmini, che auspica che il cambiamento non rimanga solo nelle parole.
Non è la prima volta che Gelmini, ministra ricordata principalmente per i tagli alla scuola, parla di valorizzazione delle eccellenze. Come riporta La Stampa, ad esempio, nel novembre 2010, alla premiazione dei finalisti delle Olimpiadi internazionali di matematica, informatica e scienza della terra, l’ex forzista ha affermato: “La prospettiva è di premiare il merito e l’eccellenza. Il percorso intrapreso con la riforma va esattamente in questa direzione: elevare la qualità dell’istruzione nelle nostre scuole ma anche valorizzare l’eccellenza”.
“Intendiamo aumentare le risorse per il merito. Abbiamo fatto un piano di razionalizzazione nella scuola perché riteniamo di dover liberare risorse per poter aiutare le famiglie nel mantenere i propri figli negli studi e per fare in modo che i ragazzi meritevoli, ancorché privi di mezzi, come recita la nostra Costituzione abbiano la possibilità di raggiungere i livelli massimi dell’istruzione. Vogliamo anche potenziare questo progetto dell’eccellenza destinando sempre più risorse per il diritto allo studio, per premiare gli studenti migliori”, ha concluso.
Queste frasi sembrano ricalcare esattamente, o forse è il contrario, quelle pronunciate dal neoministro Valditara nelle ultime settimane. Resta da vedere se Gelmini sarà soddisfatta del lavoro del nuovo capo del dicastero di Viale Trastevere o meno.
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