“Non me la sento di definirla perduta. Non dobbiamo perdere questa generazione perchè ha alle spalle un patrimonio di fatiche e di studi”. Poi il ministro ha ricordato che “l’Italia ha pochissimo associazionismo giovanile, i giovani vanno incontro alle difficoltà della vita da soli. Non ci sono associazioni dei giovani, diciamo così, ‘sindacali’ come invece accade in altri paesi, e questo rende i nostri giovani più deboli. L’idea di uno sciopero generazionale andrebbe dunque ripreso nel senso di dire ai giovani:organizzatevi in maniera associativa, fate pressione”. Anche per questo, aggiunge, “è importante non far cadere il servizio civile nazionale, che, tra l’altro, secondo i nostri dati, dà il lavoro al 45% dei giovani che lo fanno. I giovani associati possono essere sul mercato un forte elemento di pressione”.
Approvato dall'assessorato regionale dell'Istruzione il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia…
Dalle ore 12.00 di lunedì 16 dicembre, fino alle ore 23.59 di mercoledì 15 gennaio, sarà…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
La fine del 2024 si è rivelata ricca di appuntamenti importanti per il mondo della…
Il segretario generale Flc-Cgil della Toscana lancia una pesante accusa contro il Ministero dell’istruzione perché…
È durissimo il giudizio del Gruppo parlamentare del Partito democratico sulla legge di bilancio approvata…