“Genere femminile. Per una narrazione delle donne fra luoghi, diritti, politica e mercato del lavoro”, Bonanno Editore, a cura di Carlo Colloca, Rosario D’Agata e Stefania Mazzone, prefato da Giuseppe Vecchio, è un libro collettaneo che nasce a seguito del Convegno sullo stesso tema voluto dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania per testimoniare quanto importante sia “la problematizzazione interdisciplinare di una tematica di straordinaria attualità”, quale deve essere appunto “l’attenzione su questioni che chiamano in causa il rapporto fra uguaglianza, libertà e diritti” fra uomo e donna.
E infatti il libro è uscito proprio qualche giorno prima della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre, violenza che ormai è considerata alla stregua di una violazione dei diritti umani e come evidente conseguenza di una discriminazione antica anche dal punto di vista legale e pratico, e che affonda nelle millenarie disuguaglianze tracciate tra uomo e donna. Disparità visibili persino nei manuali scolastici, nei fenomeni di revenge porn, in cui è sempre la donna condannata.
Ma il libro va ben oltre esaminando anche il ruolo secondario che ella assume nelle gestione di infrastrutture più complesse, come la politica, l’industria, la cultura, il sociale nei suoi multiformi aspetti, mentre la battaglia emancipazionista lentamente si fa strada per riconcettualizzare l’agire femminile dentro un mondo sempre più complesso.
Emanuela Abbatecola, Andrea Giuseppe Cerra, Licia Lipari, Elisa Lombardo, Simona Gozzo, Elena Gaetana Faraci, Margherita Ferro, Marinella Fiume, Marisa Forcina, Léon Duguit, Alessandra La Rosa, Cettina Laudani, Paolina Mulè, Daniela Novarese, Stefano Salmeri, Laura Savelli nelle sezioni del libro affrontano, ciascuno dal proprio osservatorio, le varie problematiche che riguardano, sia la funzione straordinariamente importante nella risoluzione di eventi storico-politici (le partigiane) fondamentali per la crescita dell’umanità, sia sul riconoscimento socioeconomico della sua emancipazione, contribuendo a restituirne una spesso negletta lettura, sia nelle dinamiche socioeconomiche, laddove si è interessata al genere, sia sul contributo di idee, formazione e cultura in riferimento al rapporto fra donne, istruzione e lavoro; quei versanti insomma dove l’ intervento delle donne e la loro passione etica si sono dimostrati determinanti.
Una riflessione caleidoscopica dunque sui luoghi, sui diritti, sulla politica, sul mercato del lavoro quale precisa prospettiva di posizionamento degli autori: affrontare la “questione femminile” come una “questione generale” della dimensione sociale, nella convinzione, da diverse angolazioni epistemologiche, che la risposta emancipativa alla questione femminile rappresenti una conquista in termini di diritti e di libertà per l’intera società, nel riconoscimento delle differenze.
Del resto la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani.
Il volume, voluto dall’Assessorato famiglia, lavoro e solidarietà della regione siciliana, guidato da Antonio Scavone, sarà presentato il prossimo 14 dicembre alle ore 16:00, sulla piattaforma Microsoft Teams, nell’ambito dei seminari dei corsi di laurea in Scienze per la Pace e del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) dell’Università degli Studi di Pisa.
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