Attualità

Genitore picchia docente dopo rimprovero a figlio: setto nasale fratturato e 30 giorni di prognosi

Un altro brutto episodio sconvolge il mondo della scuola. Ormai abbiamo perso il conto dei fatti gravissimi avvenuti all’interno delle istituzioni scolastiche con genitori e alunni che picchiano docenti e dirigenti scolastici.

L’ultimo caso a Foggia

Un mese di prognosi per il vice preside della secondaria di I grado ‘Murialdo’ di Foggia colpito alla testa e all’addome da pugni dati dal genitore di un alunno che il giorno prima era stato rimproverato. La vittima è stata costretta alle cure dei sanitari per le lesioni al setto nasale.

Il grave episodio è accaduto sabato scorso, quando il genitore si è recato a scuola, durante l’orario di ricevimento e, eludendo la vigilanza dei collaboratori scolastici, si sarebbe scagliato contro il vicepreside dell’istituto.

Il giorno precedente il vicepreside, “aveva rimproverato l’alunno perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne in fila davanti a lui. Per tutelare l’incolumità degli altri ragazzi, l’alunno è stato preso per il braccio e allontanato dalla fila”.

La nota della scuola

“Nell’esprimere la totale, piena e incondizionata solidarietà al collega, di cui ci è nota la professionalità, la disponibilità e la dedizione con la quale svolge quotidianamente il suo ruolo di docente e di vicepreside – dedizione che lo ha reso un costante punto di riferimento per colleghi del suo istituto e non – ci preme sottolineare come la nostra professione, spesso vituperata da un’opinione pubblica che non ne conosce o ne misconosce le difficoltà ed i meriti, sia costantemente sottoposta a rischi inimmaginabili in una società civile, soprattutto se si considerano le circostanze dei fatti accaduti”.

“Senza entrare nel merito di una vicenda dei cui sviluppi si occuperà la magistratura nelle sedi opportune – proseguono i docenti -, ci preme sottolineare come sia inammissibile che un docente possa essere aggredito da un genitore, sul luogo di lavoro, di fronte ad altri genitori e cosa ancora più grave ad alunni cui il solo assistere ad episodi di violenza può causare effetti traumatici. Come sia potuto accadere un fatto di tale gravità, come si è detto, non sta a noi appurarlo; fatto sta che è accaduto ciò che non sarebbe mai dovuto accadere in un luogo che tutti dovrebbero sentire come un luogo sicuro, dove crescere in serenità ed armonia, dove sviluppare appieno le proprie potenzialità di educatori e di discenti”.

“Un segno molto grave di una situazione di degrado sociale e culturale purtroppo accaduto nella nostra città, in una scuola che peraltro brilla per iniziative e proposte a livello formativo e didattico e che non meritava di essere deturpata da un gesto violento ed assurdo come questo. Al collega – conclude la lettera dei docenti – il nostro più vivo augurio di tornare presto a svolgere quel ruolo che ha saputo incarnare pienamente, rendendoci fieri di essere stati al suo fianco in così tante occasioni”.

“Le Scuole di Foggia, unite, denunciano il degrado della considerazione sociale non solo degli insegnanti, ma dell’istituzione scolastica in generale. Di fatto, nella società attuale la figura del docente e la stessa Scuola sono percepiti come poco autorevoli e non come espressione diretta di un sistema formativo che rappresenta lo Stato”.

Lo afferma in una nota la dirigente scolastica Gabriella Grilli, referente della Scuola Polo di Formazione di Foggia – Ambito 13, l’insieme di tutte le scuole di ogni ordine e grado di Foggia, dopo quanto avvenuto sabato scorso nella scuola secondaria di I grado `L.Murialdo´ di Foggia dove il vicepreside è stato aggredito e picchiato dal genitore di un alunno che il giorno precedente era stato rimproverato.

Grilli esprime, a nome personale e di tutte le Scuole di Foggia, “piena solidarietà e vicinanza per la vile aggressione al primo collaboratore del Dirigente scolastico della Scuola Murialdo”-.

Andrea Carlino

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