I lettori ci scrivono

Genitori e figli, la sfida educativa ai tempi del Coronavirus

Ci troviamo in un periodo in cui l’emergenza Covid19 ha stravolto le nostre abitudini, anche i più giovani con la chiusura delle scuole si trovano a dover fare i conti oltre che con nuove modalità di apprendimento, anche con un isolamento forzato che spesso vuol dire condividere molto tempo con i genitori.

Si tratta di convivenze a volte non facili perché non si è abituati a dover riempire tutto questo tempo che normalmente è affidato alla scuola. In questo momento anche gli insegnanti ce la stanno mettendo tutta per svolgere al meglio il loro compito.

Anche noi psicologi stiamo facendo del nostro meglio per dare un supporto a chi ne ha bisogno, per far fronte allo stress scatenato dal cambiamento delle nostre abitudini a causa del Covid19.

L’aspetto fondamentale è quello di riuscire a trasformare un periodo così complesso come un’opportunità da cogliere per crescere e migliorarsi insieme. Come affrontare la routine quotidiana con i bambini?

È una delle domande che in questo periodo spesso mi viene posta, è importante che i “grandi” con parole e comportamenti semplici facciano capire ai più piccoli la situazione che stiamo vivendo, situazione che non deve essere vissuta come una punizione o trauma, ma un periodo per sviluppare insieme al nostro aiuto attraverso il gioco, nuove capacità nella quotidianità stando a casa.

Partendo dal presupposto che a volte ci si ponga il problema su come non far mai annoiare i bambini, vorrei rassicurare spiegando che i bambini hanno bisogno anche di annoiarsi. E così come hanno bisogno della noia hanno altrettanto bisogno di regole e di routine.

Approfittiamo di questo periodo per trasmettergliele.
Cucinare un dolce insieme, farsi aiutare con piccoli lavoretti casalinghi, insegnarli ad essere più autonomi, a prendersi cura della propria persona autonomamente, leggere un libro insieme.

Sono momenti di vita  importanti da trascorrere con i propri figli e non da sottovalutare, in questo modo forse non avremmo perso un anno di scuola e potremmo guadagnare un grande futuro.

D’altro canto penso che i bambini possano insegnarci un’immensa ricchezza interiore, la quiete e vivere questo momento non come una situazione di passività o di iperattività, ma come una pausa di tempo, di impegni e di mente, da vivere insieme.

Con gli adolescenti l’imposizione del rispetto delle regole ovviamente non funziona. Essendo per eccellenza nell’età della ribellione.
È fondamentale con loro il dialogo, puntare più sul ruolo di responsabilità e sulla propria importanza che hanno in questo momento, nell’essere portatori di buon esempio in quanto il futuro appartiene a loro.

Trasmettergli attraverso i nostri comportamenti, i valori essenziali, il rispetto per se stessi, per il prossimo e per l’ambiente. Vale per i bambini tanto quanto per i più grandi, utilizzare questo tempo che hanno a disposizione per migliorarsi e rafforzare i propri legami, soprattutto in famiglia.

Far accrescere le proprie attitudini, le proprie passioni, ed il nostro compito è quello di incentivarli perché in ognuno di noi risiede un piccolo tesoro da scoprire e valorizzare.

Silvia Romanelli – Psicologa

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