I lettori ci scrivono

Genitori ficcano il naso nelle decisioni dei docenti: ora basta!

I problemi della scuola italiana sono imputabili ai genitori che vogliono, pretendono, osano (senza averne alcun diritto) ficcanasare nelle decisioni degli insegnanti, i quali non si sentono più liberi di esprimere una valutazione obiettiva sull’andamento scolastico degli alunni. I genitori devono essere espulsi e allontanati dagli organi collegiali della scuola, devono essere buttati fuori dagli ambienti scolastici perché hanno annientato la scuola italiana con il loro perbenismo, con le loro difese ad oltranza degli figli, facendoli credere dei piccoli “geni” a tutti i costi.

La valutazione compete solo agli insegnanti e sono solo loro ad avere il diritto di parola e di decisioni sulla vita della scuola. In classe non ci sono i genitori, ci sono solo gli insegnanti: lo volete capire. I genitori pensino ad educare i propri figli, a dare gli esempi, a rispettare le regole civiche e basta perché devono fermarsi lì non andare oltre. Gli insegnanti, invece, pensino a forgiare e formare gli alunni a loro affidati, senza il fiato sul collo dei genitori.

I docenti devono sentirsi liberi ed autonomi di esprimere le loro valutazioni e se un alunno non ha raggiunto gli obiettivi o ha preso un voto negativo nella prova scritta o nell’interrogazione orale devono accettarlo chinando il capo senza proferire alcuna parola ingiuriosa e aggressiva nei riguardi dei docenti. I decreti delegati del 1974 che hanno permesso l’ingresso della componente genitori negli Organi Collegiali della scuola ha sancito la “fine” della scuola italiana perché ha generato forme di prevaricazione e di prepotenza dei genitori nelle decisioni per la vita della scuola. Sempre i decreti delegati hanno ingenerato fenomeni assurdi dove i docenti non hanno più diritto di esprimere la loro opinione, mentre i genitori e gli alunni ne hanno pieno diritto e facoltà.

Questa non è democrazia, questo è anarchismo e la colpa per una parte considerevole è da attribuirsi alla Legge 107/2015 che ha avallato ed esasperato questo fenomeno di prevaricazione nella scuola. I genitori non devono assolutamente pretendere per forza promozioni e voti alti: devono imparare ad essere responsabili, umili ed accettare i limiti dei propri figli.

Mario Bocola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024

Noemi: “I genitori si comportano da amici e sono i ragazzi fare gli adulti. Relazioni tossiche? Se ne dovrebbe parlare sui social”

La cantante Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, classe 1982, ha rilasciato una lunga intervista a…

22/11/2024

Violenza di genere: per 8 italiani su 10 è un’emergenza che si deve affrontare (anche) scuola

Per l’80% degli italiani, la violenza di genere è un’emergenza che richiede un intervento immediato.…

22/11/2024

Violenza sulle donne e parole di Valditara, imbrattata sede del Mim: “Stufi di educare chi è responsabile dell’educazione”

La sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito in viale Trastevere a Roma è stata…

22/11/2024

Allarme scabbia, due scuole chiuse in Puglia

Nuove segnalazioni arrivano dal Salento, dopo i recenti episodi di scabbia registrati nel carcere di…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024