Idee poche e confuse: capita spesso ai genitori quando, ad inizio anno scolastico, si trovano catapultati nei “vecchi” organi collegiali, con esperienze personali e lavorative che proprio non c’azzeccano con Pof, bilanci e regolamenti.
Eppure la partecipazione non è in crisi, ma spesso si manifesta in forme diverse. Nella scuola dell’autonomia, a secco di risorse, i genitori sono i principali finanziatori attraverso i “contributi volontari”. E allora tanto vale impegnarsi anche e soprattutto per esercitare quel ruolo attivo e consapevole che è richiesto per la costruzione condivisa del patto tra scuola e famiglia.
Serve però una formazione specifica, che generalmente le istituzioni scolastiche non offrono. E allora i genitori si organizzano autonomamente, si scambiano esperienze e materiali, si associano in reti, sfruttando anche l’aspetto “social” delle nuove tecnologie della comunicazione.
Su questo fronte, continua instancabile l’impegno di promozione e supporto dell’A.Ge. Toscana per favorire la partecipazione dei genitori a scuola. L’attività di formazione si è allargata a livello nazionale, attraverso una rete che comprende realtà territorialmente lontane. L’elemento che unisce è la consapevolezza del proprio ruolo indispensabile e insostituibile, e la sentita necessità di una specifica formazione per svolgere al meglio una funzione così importante.
Ci voleva insomma un “kit della partecipazione”, con tanto di istruzioni per l’uso. È stato messo a punto dall’A.Ge. Toscana e sarà presentato sabato 15 marzo 2014 presso l’I.S.I.S. Leonardo da Vinci a Firenze.
Con l’avvento dei nuovi media “la scuola sarà sempre meno il luogo dell’istruzione e sempre più il luogo della formazione della persona e del cittadino – leggiamo nel comunicato– e allora il dialogo tra agenzie educative sarà la priorità assoluta”.