Esiste una lamentela ricorrente nel mondo della scuola, che troppo spesso è sottaciuta, ma che emerge nei dialoghi tra docenti e tra i docenti e il dirigente scolastico. Si tratta dell’invadenza e arroganza di alcuni genitori nei confronti dei docenti, tale invadenza e arroganza a volte sfocia in aggressività e addirittura in violenza. Il compito del dirigente scolastico dovrebbe essere quello di educare i genitori al rispetto dei docenti, ma purtroppo a volte questo non avviene e i genitori si sentono legittimati ad avere comportamenti fuori dagli schemi nei confronti dei professori dei loro figli.
Molti docenti si lamentano del fatto che esistono alcuni genitori che difendono i propri figli anche quando sbagliano e si comportano male in classe, creando una profonda frattura nell’alleanza scuola-famiglia. Quando un docente infligge una nota disciplinare ad uno studente oppure mette un brutto voto, a volte i genitori insorgono a difesa del figlio colpevolizzando il docente. Questo modo di agire dei genitori, autorizza i figli a mancare di rispetto al proprio docente e questi comportamenti creano all’interno della classe un vero e proprio problema di corrette relazioni e di rispetto delle regole. Il genitore sindacalista del figlio-studente è sicuramente un problema molto diffuso, un problema che bisognerebbe affrontare con assoluta fermezza, stroncandolo sul nascere.
Un clima in cui si consente a un genitore di essere aggressivo nei confronti di un docente, può travalicare in vera e propria violenza. La cronaca scolastica ci presenta diversi casi di genitori che si scagliano ferocemente contro l’insegnante dei figli, usando la violenza come mezzo per risolvere le divergenze avute con l’insegnante. Il docente sequestra il cellulare usato impropriamente dallo studente durante la lezione, allora il genitore recupera il cellulare del figlio usando metodi violenti e per nulla ortodossi, un insegnante che rimprovera bruscamente uno studente, potrebbe trovarsi i genitori dell’alunno rimproverato a protestare veementemente per l’ingiusto rimprovero, questi sono alcuni degli esempi che nella realtà accadono quotidianamente nelle scuole di tutta Italia.
Il sistema scolastico italiano mette al centro una figura manageriale come il dirigente scolastico e di fatto rende eccessivamente marginale il ruolo docente. Un sistema che da più parti viene definito aziendalistico, dove i ruoli sono stati modificati negli anni e gli insegnanti hanno perso una notevole dose di credibilità sociale. I genitori hanno assunto il ruolo di clienti della scuola e vedono alcuni docenti, non tutti ovviamente, come una controparte. In buona sostanza il sistema scolastico dell’autonomia ha fatto perdere prestigio sociale alla funzione docente, un ruolo quello degli insegnanti che nella scala del prestigio sociale è fortemente sottostimata e addirittura poco apprezzata. L’avere pensato il sistema scolastico come fosse un modello di azienda ha di fatto ridimensionato il valore della didattica e la centralità della figura del docente, questo sta comportando una forma di disprezzo sociale che poi, in alcuni casi, sfocia in atti di violenza dei genitori o degli alunni nei confronti degli insegnanti.
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