Penso sia capitato a tutti di sentire genitori che hanno figli in età scolare esprimersi in questo modo “Se mio figlio torna da scuola con un compito pieno di errori per il quale ha preso una nota, io non lo giustifico, do ragione al professore e punisco mio figlio.
Se andiamo ancora più in là negli anni ricordiamo genitori ancora più drastici nelle loro affermazioni “Se mio figlio torna da scuola e mi dice che il maestro gli ha dato uno schiaffo perché ha avuto un comportamento scorretto, gli arriva un altro ceffone”.
Soprattutto quest’ultima posizione oggi sarebbe insostenibile; allora era prerogativa di un tipo di scuola (impensabile oggi) in cui un solo insegnante doveva gestire classi anche di cinquanta alunni per cui a volte ricorreva a metodi non proprio ortodossi.
Oggi l’atteggiamento di alcuni genitori (e dico alcuni) nei confronti degli insegnanti è completamente cambiato; costoro ritengono di essere i soloni dell’insegnamento, pronti a sostenere i figli quando costoro contestano un docente e il suo lavoro.
È così sulla base delle dichiarazioni dei propri pargoli decidono che l’insegnante di greco, presumo con anni e anni di insegnamento, non solo abbia sbagliato la correzione degli elaborati, ma abbia favorito una classe piuttosto che un’altra.
Nel noto caso di questi giorni i genitori si sono sostenuti l’un l’altro passando alla denuncia della docente presso le autorità competenti.
E le autorità competenti cosa fanno? Fanno un controllo nella scuola, rileggono i testi incriminati, li esaminano e interrogano la malcapitata professoressa che si sentirà sminuita a livello professionale e umiliata a livello personale.
Non più tardi di una settimana fa si puntava il dito contro quegli istituti italiani diventati diplomifici e si invocavano maggiori controlli, oggi stiamo a contestare il rigore e la serietà di un’insegnante durante gli esami di maturità.
Concordo con Mario Giordano quando dice che queste ragazze sono state elogiate come vittime ed eroine, ma non solo dico io, hanno creato nella scuola un precedente pericoloso. Da oggi in poi molti studenti anche con un curriculum scolastico poco invidiabile e con una preparazione precaria riterranno giusto contestare una qualsiasi prova d’esame.
Ricordo e appoggio le parole di Crepet che calzano a pennello per alcuni genitori “Smettiamola di preparare lo zainetto ai nostri figli!”.
Mirella Rigamonti
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