Tredici anni. Chi è stato a Genova nei giorni del NoG8 2001, quando pacificamente gridavamo che loro erano otto persone e noi sei miliardi di essere umani, oggi sette e mezzo, e per risposta venivamo aggrediti, non dimentica.
Genova resta dentro di noi, paura, rabbia, il sangue, la sete, il desiderio di acqua introvabile sotto una cappa di caldo peggiorato da oggetti bruciati, lacrimogeni, gas CS, vietati, eppure utilizzati, pallottole. Una città tutta chiusa dove una bottiglietta d’acqua o un rubinetto erano introvabili.
Ma Genova è anche la solidarietà, il sorriso negli occhi di chi ti era vicino allora e sai che lo è anche oggi, anni dopo. Le suore di bianco vestite, le donne in nero, i monaci buddisti, gli immigrati africani, gli studenti e i lavoratori italiani ed europei. Genova è un pezzo della strada compiuta da chi crede in un mondo giusto. libero, eguale.
Genova è memoria e ricordo, è il seme del cammino che stiamo ancora camminando, il SISA ricorda, il SISA sarà come sempre presente.
8 luglio 2014
Davide Rossi
Segretario generale SISA (Sindacato indipendente scuola e ambiente)
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