“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. La frase è ben nota, come al solito Umberto Eco ha saputo, attraverso le parole, trasformare un’idea in immagini folgoranti. Altri scrittori importanti hanno scritto frasi che hanno attraversato i secoli. Se risaliamo, ad esempio, a Flaubert, in una pagina della sua fittissima corrispondenza con Louise Colet, l’autore di Madame Bovary quasi intima alla sua amica: “Lisez pour vivre”, leggete per vivere. In entrambe le frasi c’è questo indissolubile legame tra la lettura e la vita, la lettura vista come linfa senza la quale la vita è destinata a rinsecchirsi e morire.
Leggere, leggere e ancora leggere, dunque! E’ con questo obiettivo che un’intera città, Genova, assume il ruolo di portabandiera nazionale della lettura: la città della Lanterna è stata, infatti, proclamata Capitale della Lettura 2023.
Come riportato dal sito del Ministero della Cultura e da larga parte della stampa, a proclamarla è stato il Ministro Gennaro Sangiuliano, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala Spadolini del Ministero.
Il progetto che ha condotto la città di Genova a vincere il titolo si chiama “A pagine spiegate” e nasce da un’idea originale e interessante: mettere in rete l’intera città con lo scopo di consolidare il sistema culturale, aumentando la coesione territoriale. Il libro e quanto idealmente da esso deriva è visto come motore verso la consapevolezza. Come scrive IlSole24 Ore, la scelta di Genova ha tenuto conto dei programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dai corsi di vela solidale durante i quali si leggeranno libri sul mare, alle visite virtuali delle strutture bibliotecarie, dalle mostre temporanee alle attività formative del corpo docente e al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura.
Il dossier di candidatura è stato presentato da Giacomo Montanari, coordinatore del Tavolo della cultura, e Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. Quest’ultima, in una video intervista rilasciata all’Ansa, mettendo in evidenza la metafora marinara del titolo del progetto, ha dichiarato di pensare agli attori di “A pagine spiegate” come a un equipaggio in cui ciascuno svolge un ruolo importante per la buona riuscita della navigazione: dalle grandi biblioteche, come quella di Palazzo Ducale, alle piccole realtà di quartiere, dalle scuole alle istituzioni museali. Tutti sono chiamati a fare in modo che il libro sia visto come agente che costituisce la città, che risana conflitti sociali, che dà fonti di sviluppo. Il libro e la cultura, insomma, come motori per la crescita sociale e culturale di una città.