Il rapper Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, appena venticinquenne, è tra i protagonisti dello show Netflix ‘Nuova Scena‘, la cui seconda stagione debutta il prossimo 31 marzo. Insieme ai suoi colleghi Rose Villain e Fabri Fibra il cantante napoletano, tra i più streammati e ascoltati della generazione Z, è andato a trovare gli studenti di una scuola.
Come si vede nel video, pubblicato sul canale YouTube di Netflix Italia, Geolier ha risposto alla domanda di un alunno in merito alla sua esperienza a scuola: “Sono cresciuto in un quartiere in cui o andavi a scuola o al lavoro. Io ho preferito il lavoro ma la scuola mi piaceva, ero anche bravo in musica. Ho fatto l’esame di terza media rappando. Il mio docente di musica mi ha detto di farlo. Mi ha detto: ‘se non rappi davanti ai professori io ti boccio'”.
Ed ecco l’aneddoto: “Nel giorno dell’esame io non avevo studiato niente e lui mi ha fatto le domande apposta per farmi rispondere, sedendosi accanto a me. Mi ha chiesto, ‘cosa è il flow?’ ‘che vuol dire 16 barre?’. Insomma, mi fece spiegare il rap, e ho preso 7. Adesso vorrei ritornare a scuola e imparare un sacco di cose”.
Ed ecco alcune battute sulla sua esperienza a scuola: “Giocavo per strada ma poi tornavo sempre a casa dai miei genitori. Andavo a scuola e mi piaceva tanto ma ero il quinto di cinque figli, il più piccolo, e volevo faticare anche io come loro: ho lasciato dopo le medie e sono andato a lavorare in fabbrica”.
“La scuola prima o poi la finirò — ha annunciato — Ho ‘rubato’ la terza media: all’esame ho rappato. Ora sto scoprendo i libri, la poesia: per ora leggo Prévert, l’ho sentito in un film di Alessandro Siani”.
Ecco le parole di Geolier pronunciate alla Federico II qualche mese fa: “Io qua dentro non posso insegnare niente a nessuno, qui posso solo imparare qualcosa. Questa è una chiacchierata. Possiamo parlare di come affrontare le paure e le ansie. Sono felice di stare qua”, ha esordito.
“I giovani di oggi vogliono seguire i sogni, a volte anche contro la famiglia stessa. C’è chi fa per far vedere e chi guarda, chi sta fuori, che sembra essere sempre più bravo di colui che invece sta facendo le cose”, ha aggiunto
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