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Germania, i ragazzi soccombono nella “guerra” dei sessi

Gli ultimi rilevamenti effettuati dai ricercatori del Pisa – il programma dell’Ocse per la valutazione internazionale degli studenti – hanno fornito un quadro poco rassicurante circa le prestazioni scolastiche degli studenti tedeschi (maschi) che, in base ai risultati della ricerca, sarebbero schiacciati dalla presenza delle compagne, scolasticamente più brave e apprezzate dagli insegnanti. Il tasso di bocciatura dei ragazzi è di gran lunga superiore rispetto a quello delle ragazze, molti escono dal sistema senza alcuna qualifica e, in ogni caso, ottengono voti nettamente più bassi rispetto alle ragazze. Dalla misurazione delle competenze in lettura, l’analisi Pisa rivela ad esempio che sono i maschi ad avere maggiori difficoltà nella comprensione di un testo, il 28% contro il 16% delle ragazze. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che alla scuola elementare le maestre – anche in Germania sono quasi tutte donne – si trovano più a loro agio con le bambine e non riescono a relazionarsi bene con i maschi. La loro metodologia d’insegnamento, spesso di tipo magistrale, genera insofferenza e demotivazione nei bambini che hanno un’altra indole rispetto alle bambine e non riescono a sostenere un approccio metodologico di questo tipo. È quanto sostiene il giornale tedesco Süddeutsche Zeitung che ha pubblicato la notizia e che, di conseguenza, fa risalire ai primi anni dell’infanzia lo scarto di prestazioni tra maschi e femmine, destinato a esplodere nella scuola secondaria. Non sarebbe il caso, si chiedono provocatoriamente – ma fino a che punto? – i ricercatori, di tornare alla separazione dei sessi? In realtà, un’esperienza del genere è già stata fatta a Bielefeld, nella Renania del Nord, e sembrerebbe che i maschi ne abbiano tratto giovamento.
 
 
Gabriele Ferrante

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