L’emergenza sanitaria, per via del recente innalzamento delle curve di positività, dei decessi, delle ospedalizzazioni, non può ancora dirsi conclusa. La comparsa, di fatto, di nuove varianti del medesimo agente eziologico ha portato ad un tasso d’infezione molto più elevato e sta rendendo inefficaci le precedenti somministrazioni vaccinali che necessitano, secondo EMA e AIFA (per il Belpaese) di aggiornamenti attraverso nuove dosi. Per via della stagione estiva, ogni precauzione atta a limitare l contagio nei luoghi pubblici è stata messa da parte, rischiando così di provocare una risalita netta dei contagi durante il periodo autunnale, caratterizzato dal riavvio delle attività produttive e dalla ripresa delle lezioni nelle scuole e negli atenei. Nel Belpaese, al momento, non esiste un quadro chiaro delle disposizioni da adottare in classe, mentre in altre realtà europee, tra cui la Germania, il quadro sembra più delineato.
I tedeschi presto dovranno indossare maschere protettive negli spazi pubblici interni per aiutare a combattere la prossima diffusione del COVID-19, ma non ci sarà un ritorno a blocchi, chiusure scolastiche o coprifuoco, ha affermato il Ministro della Giustizia Mark Buschmann. In un’intervista con il quotidiano nazionale Morgen Post , Buschmann, un membro dei Liberi Democratici nella coalizione di governo tedesca, ha affermato che mentre l’ondata estiva di COVID-19 è in relativa ripresa, il governo stava preparando una risposta per un aumento sensibile di casi durante le prossime stagioni, che presenterà al parlamento per l’approvazione legislativa a settembre. Una delle principali misure di mitigazione sarebbe rendere obbligatorie le mascherine negli spazi pubblici interni, scuole incluse. “L’efficacia delle maschere per le persone al chiuso è indiscussa”, ha affermato Buschmann. “Ecco perché una qualche forma di indossare maschere al chiuso giocherà sicuramente un ruolo nel nostro concetto di mitigazione alla diffusione del virus. Stiamo già lavorando con i requisiti delle mascherine anche sui mezzi del trasporto pubblico locale”. Saranno in seguito le regioni amministrative a recepire le disposizioni – o linee guida – e trasformarle in normativa.
Si susseguono nel paese lavori di ammodernamento delle strutture scolastiche secondo le retoriche del cohorting il quale, attraverso una divisione delle classi in gruppi da poche unità, può rivelarsi un mezzo interessante per il contrasto attivo alla diffusione del nemico invisibile assieme al distanziamento interpersonale, che di fatto rientra nella strategia sopra menzionata. Le scuole, almeno per i prossimi anni, debbono essere concepite ancora come un luogo volano per i contagi assieme al trasporto pubblico locale che accompagna i ragazzi in classe. Pertanto, specie in Sassonia e Bassa Sassonia, dove si sono registrati contagi importanti durante lo scorso autunno, la destinazione d’uso degli spazi cambia negli istituti al fine di evitare sovraffollamenti vari e “classi pollaio”. Ad oggi, solo il 27 % delle scuole del paese ha montato nelle proprie aule degli aeratori, preferendo l’utilizzo delle mascherine: tale dato potrebbe velocemente salire per via dei lavori in corso per i preparativi all’anno scolastico.
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