Gestire la classe, soprattutto in classi numerose, le cosiddette classi pollaio, è sempre più difficile e spossante. Come riuscire fare il proprio lavoro con serenità? Insegnare soddisfatti è ormai un’utopia o è possibile mettere in campo alcune azioni per riuscirci? VAI AL CORSO
Il mestiere di chi insegna è sempre stato impegnativo. Oggi lo è molto di più.
Due ostacoli alla professione docente sono diventati sempre più ingombranti. All’origine del crescente disagio dello stare in classe ci siano prioritariamente il comportamento dispersivo degli allievi ed il precipitare delle loro capacità attentive, sempre più contenute.
Le classi, specialmente quelle numerose, sono un organismo difficile da gestire.
Certo, la situazione cambia molto da una scuola all’altra, dal livello socio-economico di origine, dal contesto territoriale, dal settore/indirizzo/articolazione della scuola, dall’età degli allievi, dalla complessità della classe, e molto altro. Ma qualunque sia il gruppo di adolescenti che viene assegnato, nell’istruire ed educare i discenti, se si vuole fare bene il proprio lavoro, il rischio di rimanere delusi, spossati e demotivati è sempre più alto. Ogni anno di più.
Tuttavia, costruire il benessere a scuola è un’opera ambiziosa ma possibile.
La prima cosa da presidiare è la salute, il benessere psicofisico. Solo un insegnante con un buon equilibrio emotivo e le idee chiare su come gestire la classe può affrontare questo lavoro e ambire ad un certo successo, ottenendo soddisfazione dal proprio lavoro.
Quello dell’insegnante è un ruolo con scarso riconoscimento, sia sociale che economico. Allora, occorre imparare il modo di ottenere dal lavoro del docente quella gratificazione necessaria ad andare avanti, impegnandosi, secondo scienza e coscienza, nel dare il meglio per gli allievi, evitando spossatezza ed emorragie emotive.
Su questi argomenti il corso Insegnare soddisfatti in programma dal 7 dicembre, a cura di Daniela Fedi.
Durante il corso si parlerà di tante cose, tutte quelle di cui bisogna essere consapevoli per insegnare con soddisfazione, interagendo, confrontandosi su casi pratici e reali e discutendo sulle soluzioni migliori. Durante lezioni che mettono insieme la teoria e pratica saranno illustrati i comportamenti da evitare e quali invece da mettere in campo, secondo le più recenti indicazioni fornite dalla dottrina e nella consapevolezza che i risultati che verranno ottenuti dipendono da un’originale alchimia, fatta da elementi su cui non abbiamo il controllo ma anche da tanti altri su cui si può incidere, e su quelli si può sempre migliorare.
La Tecnica della Scuola, oltre a webinar, percorsi in e-learning, certificazioni e corsi rivolti alle scuole organizza corsi di preparazione ai concorsi come il corso di preparazione al concorso Ds di 30 ore articolato in 8 moduli che affronta in modo esaustivo gli argomenti del programma dell’esame, destinato a docenti, aspiranti dirigenti e dirigenti in servizio.
Come affrontare i quesiti della prova scritta
Le discipline Stem nella revisione del PTOF
Dai nuovi moduli di orientamento all’e-portfolio nella scuola di primo grado
Valutare con l’intelligenza artificiale generativa
Attività Steam con carta, cartone e coding
Mi fido di te. Giochi cooperativi per una classe inclusiva
La sociometria in campo educativo
Il Digital Storytelling per una didattica condivisa e partecipata
Educare alle competenze sociali scuola
Ancora censure nelle scuole degli Stati Uniti : in Florida sono tantissimi i libri che…
Ormai manca poco all'attesissima pubblicazione del prossimo bando del concorso docenti 2024. Come ha già…
Nella puntata del daytime di oggi, 19 novembre, del talent show Amici, in onda su…
La fotografia delle scuole siciliane, che emerge da una ricognizione effettuata dalla Cgil, non è…
L'USR per l'Umbria ha fornito importanti chiarimenti in merito alla procedura di assunzione e presa…
Le parole del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, pronunciate durante la presentazione della…