La nota del Ministero dell’Istruzione, prot. 25863 del 9/11/2021 ha stabilito la proroga per la predisposizione e l’approvazione del programma annuale 2022. A parte il differimento dei termini, nulla è stato mutato ai fini del corretto adempimento degli obblighi di gestione e amministrazione. Si ritiene utile farne un breve richiamo, fornendo anche alcune indicazioni per la stesura della relazione di accompagnamento e per l’utilizzo della disponibilità finanziaria da programmare.
La gestione finanziaria ed amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche è attualmente regolata dal DECRETO 28 agosto 2018, n. 129 “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107” (c.d. Regolamento).
Il dirigente scolastico è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei relativi risultati. che si svolge in base al programma annuale (in sigla P.A.) redatto in termini di competenza ed in coerenza con le previsioni del P.T.O.F. La gestione è riferita l’anno finanziario (in sigla A.F. oppure E.F. che sta per esercizio finanziario) che comincia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno.
Il P.A. è al servizio del P.T.O.F., questo rapporto di dipendenza condiziona anche il piano dell’offerta, in quanto occorre dichiarare fin dall’inizio quali sono le risorse allocate ad ogni singola iniziativa: la gestione che ne risulta è snella, condotta dal dirigente senza più consultare l’organo collegiale, ma la fase di programmazione deve essere attenta e puntuale.
Il consiglio di istituto – nel momento in cui fissa i criteri generali per il P.T.O.F. (prima che il collegio dei docenti lo elabori) – precisa i criteri di indirizzo ed i vincoli operativi:
In definitiva, il collegio dei docenti individua le attività ed i progetti da attuare, ma deve indicarne esattamente le condizioni operative.
Definito il P.T.O.F. occorre analizzarne i contenuti per i progetti ed attività che richiedono risorse finanziarie. Per ciascuno di essi – facendo riferimento anche all’esperienza degli anni passati e con l’aiuto del direttore SGA – si individuerà il costo prevedibile, comprensivo di ogni voce prevista dalle schede finanziarie del P.A.
Si compila per ognuno di essi la corrispondente scheda finanziaria e li si inserisce nel programma. Le risorse non utilizzate possono confluire, in seguito ad opportune valutazioni, o fra le attività generali (funzionamento amministrativo, funzionamento didattico, spese di investimento, etc…) oppure sotto la voce Z01 (disponibilità finanziaria da programmare).
Se lo scostamento è lieve, si possono procedere con piccoli aggiustamenti sulle singole voci, oppure riducendo dell’importo corrispondente il fondo di riserva, che di norma è pari al 5% della dotazione finanziaria ordinaria. Se lo scostamento è importante, si può:
Ciascuna di queste scelte equivale ad una modifica – più o meno rilevante – del P.T.O.F., che il dirigente scolastico non è legittimato ad operare da solo. Deve quindi proporle in collegio docenti ed in consiglio di istituto per far approvare una proposta di variazione che rispetti i vincoli.
Alla luce di quanto scritto, viene presentata un’ipotesi di percorso operativo per la redazione del P.A.:
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