Dal 1° gennaio 2023 tutte le Amministrazioni utilizzeranno esclusivamente gli strumenti digitali per l’invio all’INPS delle informazioni utili alla liquidazione del Trattamento di fine servizio (TFS) e del Trattamento di fine rapporto (TFR) dei dipendenti pubblici.
Lo fa sapere l’INPS che il 4 novembre scorso ha pubblicato una circolare con la quale ha fornito le istruzioni per l’utilizzo del canale telematico di comunicazione dei dati giuridici ed economici necessari alla liquidazione dei trattamenti di fine servizio, nonché precisazioni sull’avvio in modalità esclusiva di tale canale per la trasmissione dei dati da parte delle Amministrazioni iscritte.
Per effettuare le attività previste per la liquidazione dei trattamenti, le Amministrazioni saranno abilitate ad accedere attraverso, il sito istituzionale dell’INPS, oltre che alla procedura Nuova Passweb, anche alla “Comunicazione di Cessazione TFS”, con la quale le Amministrazioni comunicano all’INPS i dati necessari alla liquidazione del TFS.
In proposito, ricordiamo che questa estate è stato prorogato l’Accordo quadro per l’anticipo del Tfs-Tfr (trattamento di fine servizio-trattamento di fine rapporto).
Sono interessati dalla norma i dipendenti pubblici, compreso dunque il personale della Scuola che sono andati o andranno in pensione con il calcolo di “Quota 100” o sulla base della Riforma Fornero. L’importo massimo erogabile è 45 mila euro.
Per presentare l’istanza, sarà necessario inoltrare domanda all’INPS personalmente o tramite Patronato appositamente delegato.
L’INPS rilascerà entro 90 giorni la certificazione con la quale il richiedente potrà presentare alla banca prescelta la domanda di erogazione dell’intero importo sul proprio conto corrente. L’anticipazione della banca si configura come un finanziamento che verrà estinto dall’INPS o da altro Ente erogatore al momento della maturazione del diritto al TFR/TFS.
Chi ottiene il finanziamento può successivamente presentare domanda di estinzione totale o parziale dell’anticipo TFS/TFR alla banca, con oneri a proprio carico.
Per tutte le informazioni è disponibile un sito web, contenente tutta la modulistica e l’elenco degli enti erogatori e soprattutto degli istituti di credito, la cui adesione fa capo alla stessa Abi.
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