Il cantante Ghali Amdouni, 31 anni, è stato tra le stelle dell’ultimo Festival di Sanremo 2024, dove ha presentato la canzone “Casa Mia“, che ha avuto grandissimo successo anche tra i docenti e gli studenti. Il rapper italo tunisino si è raccontato ai microfoni de La Repubblica.
Ecco un aneddoto alquanto triste sulla sua vita: “Mio padre finì in carcere la prima volta quando avevo due anni. La seconda lo arrestarono il mio primo giorno di scuola. Suonarono alle quattro del mattino e lo portarono a San Vittore. Andai a scuola lo stesso, in gran ritardo. Da allora non sono mai più stato puntuale. Non so, è come se avessi perso qualcosa”.
“Mia mamma faceva la bidella. Ma per arrotondare faceva le pulizie”, ha aggiunto. A quanto pare Ghali ha potuto coltivare la sua passione anche grazie alla scuola: “Ho scritto la prima canzone in quinta elementare. Durante la ricreazione le maestre ci facevano fare delle gare di free style, che ci cantavamo l’uno contro l’altro”.
Ma che scuola ha fatto Ghali? Ecco la sua risposta: “Grafico pubblicitario, poi decoratore d’interni, da privatista, col recupero corsi. Non ho concluso. Alla maturità ho fatto solo lo scritto, il giorno dell’orale avevo un concerto. Ho scelto il concerto”.
Ricominciare la scuola? Ecco la risposta del rapper: “Preferisco imparare a leggere e scrivere l’arabo”.
Ghali, tempo fa, ha parlato di una sua docente, che all’epoca gli ha fatto i complimenti per le sue doti nella scrittura, e l’ha salutata: “Non l’ho più sentita. Cercarla sarebbe una bella idea. Vorrei incontrarla, ringraziarla, farci una chiacchierata”, queste le sue parole, prima di salutarla.
“Molte canzoni italiane andrebbero studiate a scuola. Non solo ‘Casa mia‘, ma anche ‘Ora d’aria‘. Con l’arte si può veicolare qualunque messaggio”, ha aggiunto.
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