Il cantante 30enne Ghali, arrivato quarto al Festival di Sanremo 2024 con la canzone “Casa mia“, che secondo il docente e scrittore Enrico Galiano dovrebbe essere studiata scuola, così come “Onda alta” di Dargen D’Amico, è stato intervistato ai microfoni di Radio Italia.
Ghali ha parlato di una sua docente, che all’epoca gli ha fatto i complimenti per le sue doti nella scrittura, e l’ha salutata: “Non l’ho più sentita. Cercarla sarebbe una bella idea. Vorrei incontrarla, ringraziarla, farci una chiacchierata”, queste le sue parole, prima di salutarla.
“Molte canzoni italiane andrebbero studiate a scuola. Non solo ‘Casa mia‘, ma anche ‘Ora d’aria‘. Con l’arte si può veicolare qualunque messaggio”, ha aggiunto.
Ma chi è Ghali? Qual è il suo rapporto con la scuola? Ecco alcune curiosità. Ghali ha 30 anni, è nato a Milano nel maggio del 1993 da due genitori tunisini. “Ho avuto un’infanzia pesante, ho visto veramente di tutto, il rap mi ha salvato. Mi ha tirato fuori. Se non ci fosse stato sarei finito male. Sono cresciuto in palazzi e in quartieri anche molto peggiori di questo. Sono nato a San Siro, poi ho cambiato periferia”, ha raccontato a La Repubblica.
“Da ragazzino avevo una grande passione per la scrittura, alle medie ho auto una prof che leggeva i miei temi in classe, ‘sentite come scrive bene Ghali’, beh ci ho creduto”, ha raccontato. E, sulla trap, spesso stigmatizzata: “La trap è cronaca, racconta quello che i ragazzi nel quartiere vivono tutti i giorni, ragazzi di strada che vivono nella strada, subiscono la strada, reagiscono alla strada, cosa dovrebbero raccontare? Poi sta a te decidere se hai voglia di litigare o no. Ma se sei in quel cerchio, è una cosa che ti riguarda comunque. I trapper sono i cantautori di oggi, nelle cose che noi raccontiamo i ragazzi vedono rispecchiata la loro vita”.
Ghali ha frequentato un istituto superiore milanese con indirizzo grafico pubblicitario. Secondo quanto riporta Skuola.net, il cantante non avrebbe completato gli studi. Importante, nella sua vita, è stato il ruolo della madre: “Siccome mio papà non c’era, le regole in casa le stabiliva lei. Ce n’erano parecchie, era severa, ma nonostante questo non riuscivo ad andare bene a scuola: della mia infanzia ricordo tanto sole, la strada, le ginocchia sbucciate e i muretti da scavalcare per recuperare il pallone”, ha detto a Il Corriere della Sera.
La madre di Ghali, 60enne, che molto tempo ha combattuto contro un tumore, ha lavorato per anni come collaboratrice scolastica. Nel 2015 il cantante ha scritto su Facebook: “Sono stufo di pentirmi di non aver finito la scuola e di pensare che non avevo voglia di studiare. Tutti abbiamo voglia di imparare e di scoprire cose nuove. Alcuni professori non hanno riconusciuto le nostre capacità e per 2 tag sul banco e sulle porte dei bagni siamo finiti nella scuola sbagliata”
“Era tutto noioso e non riuscivo a starmene seduto. Hanno sempre cercato di insegnarmi le cose facendomi studiare da pagina 10 a pagina 40, senza mai chiedermi cosa ne penso, senza mai farmi dire la mia, senza mai chiedermi cosa m’incuriosiva. Nel centro della mappa c’era l’Italia e i programmi erano gli stessi da anni e anni”.
Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…
Nei giorni scorsi, in una intervista rilasciata a La Stampa, il ministro della Cultura Alessandro…
Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…
I sindacati della scuola che non scioperano il 29 novembre stanno dando un segnale di…
La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…
Entro la fine del 2024, gli aspiranti docenti iscritti ai percorsi universitari accademici autorizzati dal…