Ecco un sunto del suo discorso:
«In controtendenza con gli altri Paesi europei e dell’’Ocse in periodo di crisi, l’Italia, negli ultimi anni, ha continuato a tagliare la quota della spesa pubblica per l’istruzione con il risultato di accentuare quella “paralisi sociale” che ci consegna un Paese “congelato”: oggi solo il 10% dei figli degli operai diventa professionista, contro un 45%, ad esempio, di figli di medici che diventa medico. Finalmente oggi siamo di fronte a un provvedimento che si occupa specificamente di scuola, università e ricerca: il Governo Letta ha emanato misure urgenti per far intraprendere al nostro Paese una politica di investimenti in favore del sistema pubblico della conoscenza. Il provvedimento contiene iniziative per il welfare studentesco, per le politiche professionali e per l’ambito educativo-didattico e organizzativo. A questo scopo sono state stanziate specifiche risorse aggiuntive: 315 milioni per il 2014 e oltre 390 milioni annui dal 2015 in poi. Tra le disposizioni relative al welfare degli studenti segnaliamo l’incremento di 15 milioni per le spese di trasporto degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e di 3 milioni per l’assegnazione di premi di merito artistico per gli studenti dell’Alta formazione artistica e musicale. Ulteriori 3 milioni sono destinati alla costituzione e all’aggiornamento dei laboratori tecnico-scientifici delle scuole. Si interviene, inoltre, per contenere il costo dei libri di testo e con agevolazioni per le famiglie in difficoltà, e viene approntato un programma di didattica integrativa per combattere la dispersione scolastica e potenziate le attività di orientamento. Quanto al personale scolastico, finalmente, si cambia passo e il lavoro dei docenti e del personale della scuola non è più solo un costo, ma una risorsa da coinvolgere e valorizzare. Vengono affrontate l’emergenza del reclutamento dei Dirigenti scolastici e la questione del personale inidoneo all’esercizio della funzione docente. E’ stato approntato un piano triennale che consentirà di assumere personale scolastico a tempo indeterminato su posti in organico di diritto. Verranno immessi in ruolo 26mila docenti specializzati sul sostegno. Con una norma-ponte si affronta il tema del bonus-maturità abolito ad esami in corso e viene istituito un fondo per far fronte alle gravi difficoltà finanziarie in cui versano gli istituti superiori di studi musicali ex pareggiati e le accademiche storiche non statali. Infine, per quanto attiene al diritto allo studio universitario si sterilizzano, in attesa di una riforma complessiva, gli aumenti della tassazione e della contribuzione studentesca».
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